Dopo la tragica morte di Alessio Nodari, vent'anni, scomparso prematuramente nella sua casa di Cassone (Verona) per un arresto cardiocircolatorio, la madre lancia un appello ai cittadini di Malcesine e dell'Alto Garda affinché partecipino numerosi alle esequie del figlio, non appena saranno calendarizzati.
La donna chiede che chi lo conosceva venga a dare un ultimo saluto per ricordarlo in modo diverso: "Lui non era un criminale, non era cattivo, semmai molto solo", dichiara, spiegando come il figlio fosse intenzionato a cambiare vita ea lasciare alle spalle le difficoltà.
La mattina di mercoledì, Alessio Nodari è stato trovato senza vita nel suo letto dalla madre, nella casa di Cassone, frazione di Malcesine dove risiedeva con parte della famiglia. Secondo le prime ricostruzioni, la madre, entrando in camera per svegliarlo, avrebbe notato subito i segni di un malore improvviso, trovandolo avvolto nelle coperte, con la pelle fredda e già cianotico. In preda al panico, ha tentato di rianimarlo seguendo le istruzioni del personale del 118, ma tutti gli sforzi sono stati vani. Quando i soccorritori sono arrivati, non hanno potuto fare altro che constatare ufficialmente il decesso.
A seguito del tragico evento, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Caprino Veronese per raccogliere i dettagli e ricostruire le ultime ore di vita del giovane. Alessio aveva avuto in passato alcuni problemi con la giustizia, per questo le autorità intendono esaminare in dettaglio le circostanze della sua morte. La salma è stata trasferita all'ospedale di Borgo Roma, dove verranno effettuati ulteriori accertamenti per chiarire le precise cause del decesso.
Tra la commozione e il dolore per la perdita del figlio, la madre ricorda Alessio come un ragazzo fragile e solitario, che si trovava in un momento difficile della vita. "Alessio era solo, frequentava brutte compagnie, ma non meritava questa fine", dichiara la madre, che vive a Ferrara e che si era trasferita temporaneamente a Cassone per stare accanto a lui. Sentiva che il figlio aveva bisogno di un sostegno più vicino: "Da una quindicina di giorni ero tornata a casa, volevo essergli vicina. Mi diceva che voleva uscire dalla situazione in cui si trovava".
Il giovane era in cura da una psichiatra e seguiva una terapia farmacologica per stabilizzare il suo umore. Di recente, avrebbe dovuto iniziare anche un percorso per affrontare e superare alcune dipendenze, ma, come racconta la madre, non ha avuto il tempo di cominciare: "So solo che voleva rimettersi in sesto, tornare a vivere serenamente e ricominciare da zero", afferma la donna con dolore. La data dei funerali non è stata ancora fissata e si attende il nulla osta del pubblico ministero che segue il caso. Nel frattempo, la madre spera che molti cittadini rispondano al suo appello e si presentino al funerale per ricordare suo figlio con affetto.
La comunità di Malcesine è profondamente colpita dalla tragedia, e le istituzioni locali si sono fatte portavoce del dolore collettivo. Giuseppe Benamati, sindaco di Malcesine, si è recato personalmente a Cassone per stare vicino alla famiglia, accompagnato dall'assessora ai Servizi Sociali, Martina Gasparini. "È una vicenda straziante. In questo momento possiamo solo provare un grande senso di dolore e pietà per un ragazzo scomparso a soli vent'anni", ha affermato il primo cittadino, assicurando che il Comune sarà presente il giorno del funerale, rispondendo così al sentito appello della madre.
Anche Paolo Formaggioni, sindaco di Brenzone, paese limitrofo che Alessio frequentava spesso, ha espresso il proprio cordoglio. Il sindaco ha manifestato la vicinanza della comunità ai familiari e in particolare ai fratelli di Alessio: "Quello che è successo è una sconfitta per tutti", ha dichiarato Formaggioni, aggiungendo che in Alessio vedeva più solitudine che cattiveria. Il sindaco ha inoltre affermato che, per quanto possibile, l'amministrazione comunale sarà vicina alla famiglia, con un'attenzione speciale agli altri giovani.