VOCE
rovigo
13.11.2024 - 21:00
La pista ciclabile? E’ dentro la corsia delle auto. Il nuovo percorso per le biciclette realizzato in via Pascoli nel tratto fra vicolo Ariosto e via Sant’Agostino, suscita più di un interrogativo.
“Sicurezza creativa”, verrebbe da dire. Perché una delle due corsie per i veicoli, quella verso via Sant’Agostino è stata letteralmente dimezzata, realizzando al suo interno la corsia tinteggiata di rosso che apparentemente sembrerebbe riservata alle biciclette. Attenzione, però: il risultato finale lascia abbastanza perplessi: non è una corsia “riservata” alle bici, ma in “condivisione”.
Perché il tratto di carreggiata fra la fascia rossa per le bici e la linea di mezzeria non arriva a due metri, quindi meno della larghezza di un’auto di media grandezza. Questo significa che, un autista distratto, per non correre il rischio di invadere la corsia riservata alle bici, va oltre la linea di mezzeria e invade la corsia opposta in un tratto, fra l’altro, che presenta una curva.
Ma è mai possibile che sia stata disegnata una corsia per camion, mezzi di Ecoambiente, furgoni e altri mezzi, che sia quasi la metà della loro larghezza impossibile? A ben guardare, però, la linea che delimita la corsia rossa delle biciclette è tratteggiata. Questo significa che è quella l’area che le macchine possono liberamente invadere nel loro passaggio. Non proprio, però, il massimo dell'intuitività e dell'immediatezza.
Tutt’altro. “Io penso ai tanti ragazzi che usciti da scuola la percorrono - nota una giovane mamma - Quella pista ciclabile è pericolosa”. In realtà, il senso sarebbe quello di mettere “in sicurezza” le bici, dando maggiore visibilità alla loro presenza. E’ un concetto “alto”, quasi filosofico. Da Paesi Bassi. Qui non è proprio di immediata comprensione e forse sarebbe stato meglio che chi lo ha “pensato” si degnasse di spiegarlo e non lasciare tutto al caso. “Per fortuna per ora non è successo nulla. Per ora”, nota un residente nella strada.
Che conviene, però, sul fatto che con il restringimento della carreggiata le auto tendono ad andare più piano. “Per ora”, rimarca anche in questo caso. Perché, probabilmente, il fatto che le auto rallentino deriva proprio dallo spaesamento nel percorrere una strada che ha dimensioni minori alla larghezza della propria auto. In realtà, appunto, non è così. Ma nessuno lo sa. Come nessuno dei ciclisti, soprattutto nelle fasce estreme di età, giovanissimi e anziani, che la percorrono pensando di essere su una pista ciclabile, quindi completamente al sicuro. A testimonianza di questo, anche il fatto che anche i pedoni la percorrono, pensando che sia come il marciapiede.
Anche perché, dall’altra parte della strada è stato il marciapiede a venir dimezzato per far spazio a un altro percorso ciclabile. Sostanzialmente il marciapiede, già non larghissimo, è stato dipinto a metà di rosso. E il concetto, sostanzialmente è: “Fate voi”.
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