VOCE
rovigo
13.11.2024 - 07:06
La carenza di spazi sportivi in cui allenarsi o nei quali svolgere le attività fa crescere il malumore tra i dirigenti della polisportiva San Bortolo. Un malumore che si è tramutato in vera e propria rabbia da quando un gran numero di squadre del volley, di tutte le età, è stato costretto a ridurre notevolmente le ore di impegno sportivo: “La situazione è a dir poco imbarazzante - affermano i dirigenti della società - Abbiamo 150 atlete e 30 amatori che si ritrovano a dover fare a meno di allenarsi perché il Comune non ci assegna ore palestra da nessuna parte, se non alla palestra Oroboni”.
In questo quadro, la dirigenza ha comunicato a tutti gli atleti della pallavolo l’entità dei tagli agli allenamenti e i cambiamenti nei programmi. La situazione è così descritta: “Il gruppo amatori, che era nella palestra della Tassina, non ha più ore a disposizione e resta in attesa della palestra di via del Tintoretto. La seconda divisione, che aveva il terzo allenamento in Tassina, scende a due allenamenti più gara e continuerà così fino a maggio 2025. La under 16 Csi, che aveva due allenamenti da due ore, scende a un allenamento di un’ora e mezza e deve decidere se fare un secondo appuntamento (non di pallavolo, ma di ginnastica/movimento) ai campetti. La under 14 Fipav, che aveva il terzo allenamento alla scuola media Parenzo, lo perde e deve decidere se farlo (non di pallavolo, ma di ginnastica/movimento) ai campetti. Agli amatori che si trovano alla palestra della scuola media Parenzo, vista la situazione, non riusciamo a dare la Oroboni. Fino a quando non è pronta la palestra Itas è opportuno che le amichevoli programmate le facciano sempre in trasferta”.
In altre parole, svariati allenamenti sono saltati, altri spostati in spazi non consoni, come nel caso dell’under 16 Csi e dell’under 14 Fipav che, alla fine, si ritrovano a fare ginnastica nella casetta ai campetti di via Fermi, utilizzata di solito per le feste di compleanno. E anche alla Oroboni non è tutto rose e fiori: “Alla Oroboni - chiariscono i dirigenti - non si possono giocare le partite a porte aperte perché la struttura non ha i requisiti. Di conseguenza tutte le partite si dovrebbero giocare a porte chiuse senza pubblico”.
Tutto questo, che dalla polisportiva definiscono senza mezzi termini “scandaloso”, è ben noto all’amministrazione comunale: “Ne sono al corrente, comprendo l’agitazione - spiega l’assessore allo sport Andrea Bimbatti - e direi che le cose si possono anche gestire senza lanciare strali nelle chat. Abbiamo ereditato una situazione in cui sono in corso lavori in molte palestre sia comunali che della Provincia. Il tutto con cronoprogrammi che spesso non vengono rispettati, cosa che complica la gestione degli spazi. La situazione però andrà a sanarsi, speriamo nel giro di un paio di mesi. Abbiamo chiesto molti sacrifici a tante società e ci rendiamo conto di quanto la cosa sia gravosa. Inoltre stiamo lavorando ad una modifica del regolamento delle palestre perché, per come è formulato, non dà sufficienti garanzie di trovare spazio a tutte le società perché favorisce la storicità e le categorie di appartenenza ma noi dobbiamo arrivare a garantire degli spazi minimi a tutte le categorie di sportivi”.
Non solo Polisportiva San Bortolo: i disagi dovuti alla carenza di strutture sportive in città hanno colpito diverse società del settore. Questo perché i lavori in corso in più di un impianto hanno imposto una redistribuzione delle ore di assegnazione degli spazi disponibili, tra quelli agibili, fra tutti i gruppi sportivi. E’ il caso della palestra Barbujani di via Rovereto, in Tassina: qui le ore di utilizzo da parte del gruppo amatori del volley San Bortolo sono state tagliate per assegnare lo spazio anche ad altre realtà. “Anche il settore del pattinaggio è particolarmente penalizzato – afferma l’assessore allo sport Andrea Bimbatti – sia l’Olimpica Skaters che le altre società che avrebbero bisogno di una struttura”.
Questo perché il pattinodromo Ponzetti di via Malipiero, “casa” di società quali appunto l’Olimpica Skaters, Pattinaggio Artistico e Skating Club, è chiuso dal 31 agosto 2023 per i lavori di rifacimento finanziati dal Pnrr. “Nel frattempo sta proseguendo il cantiere che realizzerà la nuova pressostruttura dietro al liceo scientifico Paleocapa”, sottolinea Bimbatti.
Chiusa anche la palestra afferente la scuola primaria Pascoli di via del Tintoretto, sottoposta ad un intervento di efficientamento energetico. “I lavori sono terminati – chiarisce l’assessore – ma solo in questi giorni è stato trovato un accordo con il dirigente del Comprensivo Rovigo 1 per gli orari di smantellamento dei ponteggi e nel giro di una ventina di giorni la struttura dovrebbe essere riaperta”. Caso a parte, invece, è la palestra “vecchia Parenzo” perché quest’ultima è di competenza della Provincia. “E’ chiusa e ferma in attesa che inizino i lavori di sistemazione – dicono i dirigenti sportivi di San Bortolo - Almeno ci avessero lasciato la possibilità di utilizzarla. E’ malridotta ma pur di allenarci andava bene comunque”. Su questo Bimbatti evidenzia: “Ho chiesto alla Provincia di poterla rendere disponibile ma ci è stato detto di no, ho inviato una nuova richiesta e aspetto una risposta. Stiamo lavorando alla nuova impiantistica e a giorni presenteremo i nuovi interventi che faremo con i soldi dell’avanzo: facciamo quello che riusciamo con i tempi che abbiamo. Certo è che serve tempo per determinate situazioni”.
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