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Bullizzano e picchiano un 12enne per 10 euro

Due adolescenti ammoniti per tentata estorsione e percosse

Rapine, furti e pestaggi: uno di loro si pente, presa la banda

Un episodio di bullismo ha recentemente scosso la comunità scolastica di Verona, mettendo in luce una problematica sempre più attuale: la devianza giovanile. Due ragazzi di 13 anni sono stati ammoniti dal questore di Verona, Rosaria Amato, per aver perseguitato un compagno di scuola di 12 anni, chiedendogli ripetutamente 10 euro e aggredendolo fisicamente. Questo caso, avvenuto in un istituto scolastico della città, ha sollevato interrogativi su come affrontare efficacemente tali comportamenti tra i giovani.

L'incidente ha avuto inizio lo scorso settembre, quando i due adolescenti, insieme ad altri tre coetanei, hanno iniziato a prendere di mira il loro compagno durante la ricreazione. Le minacce e le richieste di denaro si sono trasformate in aggressioni fisiche, generando nella vittima un forte stato d'ansia che lo ha portato a rifiutarsi di andare a scuola in diverse occasioni. La situazione è stata affrontata dalla Questura di Verona, che ha adottato la misura dell’ammonimento nei confronti dei due minori, un provvedimento previsto dal recente "Decreto Caivano".

Il Decreto Caivano rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la devianza giovanile. Introdotto per prevenire comportamenti che potrebbero evolvere in reati più gravi, il decreto mira a stimolare una riflessione nei giovani sulle conseguenze delle loro azioni. L'ammonimento è una misura preventiva che cerca di correggere il comportamento dei minori prima che sia troppo tardi, proteggendo al contempo le vittime da ulteriori danni fisici e psicologici.

La notifica degli ammonimenti è avvenuta alla presenza dei genitori dei ragazzi coinvolti, i quali sono stati esortati a vigilare più attentamente sui comportamenti dei propri figli. Questo episodio sottolinea l'importanza del ruolo educativo della famiglia e della scuola, che devono collaborare per prevenire e affrontare situazioni di bullismo. La sanzione pecuniaria di oltre 300 euro imposta ai genitori dei ragazzi ammoniti è un ulteriore segnale della responsabilità condivisa nell'educazione dei giovani.


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