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Dalla diagnosi alla riabilitazione

“Intervenire su più fronti”

Dalla diagnosi alla riabilitazione

Un congresso per affrontare il tema della malattia oncologica del sistema nervoso, dalla diagnosi alla riabilitazione, con esperti di fama nazionale, in programma sabato alla Casa di cura Città di Rovigo del Gruppo Pederzoli.

L’iniziativa, aperta a chirurghi di tutte le discipline specialistiche, medici di medicina generale, terapisti occupazionali, psicologi e psicoterapeuti, fisioterapisti, logopedisti e infermieri, vedrà lo svolgimento, nell’arco di tutta la giornata, di quattro sessioni di lavoro e una tavola rotonda: dagli aspetti epidemiologici, clinici e del timing dell’intervento riabilitativo alle complicanze disabilitanti secondarie, dagli aspetti organizzativi e clinici della presa in carico riabilitativa al progetto riabilitativo personalizzato, fino al coinvolgimento delle associazioni di pazienti e caregivers.

Il congresso è sostenuto dalla direzione della casa di cura Città di Rovigo, guidata dall’amministratore delegato Stefano Mazzuccato, e dal gruppo Pederzoli. La faculty, di grande rilievo, presenterà, fra gli altri, Romina Cazzaro, direttore dell’unità operativa programmazione sanitaria della Regione del Veneto; Sofia Straudi, fisiatra e ricercatore del dipartimento di neuroscienze e riabilitazione dell’università di Ferrara; Mario Caccese, neuro-oncologo dello Iov di Padova; Isabella Springhetti, dirigente medico dell’Istituto auxologico Piancavallo di Milano; Paolo Boldrini, coordinatore scientifico del gruppo Pederzoli e membro Executive committee della Società europea di medicina fisica e riabilitativa (Esprm); i professori Nicola Smania e Stefano Masiero.

“Il trattamento della patologia oncologica del sistema nervoso necessità di risposte derivanti da un approccio più che mai collegiale e multidisciplinare, dunque un approccio di rete, di collegamenti funzionali tra unità operative, in sintesi di sinergie tra professionalità - afferma il dottor Massimo Iannilli, direttore dell’area riabilitativa intensiva-estensiva della Casa di Cura Città di Rovigo e direttore scientifico del congresso - I malati neuro-oncologici vengono spesso proposti ai fisiatri per avviare la riabilitazione dopo un programma chirurgico e, quasi sempre, in attesa di decisioni radio-oncologiche sospese dall’esito della tipizzazione istologica della lesione. Il timing di intervento è in questi casi particolarmente problematico in assenza di percorsi dedicati, filiere di intervento coordinato, azioni di presa in cura condivise. In questo contesto si inserisce inoltre la necessità di una comunicazione appropriata al paziente ed ai familiari, accompagnata da un’informazione-educazione che permetta di affrontare in maniera efficace gli esiti invalidanti”.

“Per questa ragione - conclude - abbiamo deciso di promuovere un’iniziativa volta a radunare competenze ed esperienze per metterle a fattor comune nell’interesse del paziente e dei suoi familiari”.

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