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Parcheggio allagato? Colpa delle pompe

Sarebbero completamente fuori uso: ecco il perché dei continui allagamenti

Parcheggio allagato? Colpa delle pompe

Una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere e che si ripresenta, con lo stesso identico rischio per i cittadini, ogni volta che piove. Le vicissitudini del parcheggio sotterraneo dell’ex centro commerciale Le Torri di via del Sacro Cuore, nuovamente allagato e sporco proprio come avvenuto circa un anno fa, sembrano ripetersi sempre uguali a se stesse. Il motivo? Sembra che le pompe di sollevamento, pur presenti nell’area, siano fuori uso. Non spente, come già era accaduto a dicembre 2023 per un problema di utenze per la fornitura di energia elettrica staccate, ma proprio non funzionanti. Rotte. Guaste. Ecco perché, l’area da circa 260 posti auto che sarebbero preziosissimi per il centro storico è finita di nuovo sott’acqua.

Non solo: l’acqua sta pure stagnando, infatti si presenta verdastra, con parecchi cumuli di sporcizia, rifiuti e alghe che galleggiano sulla superficie.

Il sindaco Valeria Cittadin ha firmato lunedì scorso un’ordinanza contingibile e urgente che impone ai proprietari del parcheggio “l’immediata eliminazione dell’accumulo di acqua stagnante” per “scongiurare ogni pericolo di natura igienico sanitaria entro e non oltre il termine perentorio di 15 giorni”. Inoltre, impone di “mantenere adeguate condizioni ambientali ed igienico-sanitarie dell’area in oggetto nel tempo al fine di evitare la sussistenza di condizioni di potenziale pericolo per la salute pubblica”. In caso di inottemperanza “si provvederà all’avvio delle procedure sanzionatorie previste dalle normative vigenti, oltre che alla denuncia all’autorità giudiziaria”.

E’ il terzo provvedimento che viene adottato da palazzo Nodari da febbraio ad oggi. In altre parole, è la terza volta che l’ex parcheggio finisce sott’acqua negli ultimi nove mesi. Una “condizione di degrado, allagamento e pericolo igienico sanitario” dalla quale il Comune trae la conclusione che “pertanto non sono state, ad oggi, adottate le opportune misure di mantenimento di adeguate condizioni ambientali ed igienico-sanitarie dell’area”.

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