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Nuova ambulanza anticontagio

Cerimonia di consegna del Lions alla Croce Rossa davanti alla Rotonda con lo “scudo blu”.

Una cerimonia “tripla”, che ha visto protagoniste due grandi realtà associative, Lions e Croce rossa, e che si è tenuta ieri mattina (16 novembre) davanti al Tempio della Beata Vergine del Soccorso. E soccorso è proprio una delle parole chiave perché il Lions Club Rovigo Host, partendo dalla generosa donazione in memoria di Roberto Melon, da parte della moglie Carla e con il contributo della Fondazione Internazionale dei Lions Club, che ha finanziato per il 50%, ha concluso il progetto dal valore di 135mila euro consegnando una nuova modernissima ambulanza, con tanto di modulo di biocontenimento, al comitato provinciale della Croce Rossa di Rovigo.

Da parte sua, la Croce rossa ha concluso il progetto, sposato da Comune di Rovigo, per apporre davanti alla Rotonda lo “scudo blu”, previsto dalla Convenzione dell’Aia del 14 maggio 1954 a tutela del patrimonio culturale, artistico, ambientale nei confronti di tutte le guerre. Perché bombardare un bene “scudato” è un crimine di guerra. Come spiegato dal presidente della Croce Rossa Alberto Indani, è il terzo scudo blu in Polesine, dopo il municipio di Fiesso Umbertiano e villa Badoer di Fratta.

Ultima “cerimonia nella cerimonia”, la consegna al noto veterinario Luigi Marangoni, past president del Lions Club di Rovigo, che ha “moderato” la mattinata, della medaglia di bronzo Cri. “Sono solo un frontman - ha rimarcato lui - E non sarei nulla senza il Club”.

Alla cerimonia erano presenti oltre ai rappresentanti di tutti i clubs Lions della zona “L”, ovvero Badia Adige Po, Lions for Pets Rovigo, Contarina Delta Po e Chioggia Sottomarina, guidati dalle autorità Lionistiche distrettuali, con il governatore del 108Ta3 Enrico Barbato, e internazionali, con Sandro castellana, un’ampia rappresentanza dei volontari della Croce Rossa, con il vicepresidente vicario del Veneto Andrea Bortolotto, il viceprefetto Fabrizio Cesarino, il vicequestore Maria Olivieri, il comandante della Compagnia carabinieri di Rovigo Francesco Marino, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin, l’assessore Andrea Bimbatti, il presidente della Rugby Rovigo Francesco Zambelli, e una delegazione di Rugby Badia, Rhodigium Basket e di Baseball Softball Club Rovigo.

In apertura sono stati letti da altrettanti volontari i sette principi della Croce Rossa, umanità, imparzialità, nautralità, indipendenzaq, volontarietà, unità e universalità, poi la presidente del Lions Host di Rovigo Isabella Sgarbi ha illustrato etica, mission e vision che muovono l’azione lionistica, facendo emergere così i punti di contatto emersi in questo progetto che, come sottolineato dal governatore Barbato, “è nato con un’intuizione durante il pesante momento del Covid”. “Oltre al valore per la comunità - ha aggiunto Castellana - c’è il pregio di essere realizzato in collaborazione con la comunità”.

Indani, invece, ha rimarcato: “E’ una giornata importante, che chiude un percorso di quasi due anni, perché durante il Covid abbiamo eseguito 14 trasporti nazionali di positivi, ma senza biocontenimento. Ora, grazie al Lions questa ambulanza ci permette il trasporto in sicurezza, che mancava nella nostra provincia”. Da parte loro, Cittadin e Ferrarese hanno evidenzialo il valore aggiunto di un volontariato che sa fare rete.

Dopo la benedizione di don Andrea Varliero, il taglio del nastro e l’accensione benaugurale delle sirene, la scopertura dello scudo blu davanti alla Rotonda e la consegna del riconoscimento a Marangoni.

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