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Meccanico abusivo a 80 anni

Scoperto dalla polizia locale

Meccanico abusivo a 80 anni

Un ex meccanico ottantenne, residente a Pianiga (Venezia), è stato multato dalla Polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese per aver svolto attività di riparazione e carrozzeria in maniera abusiva e in un deposito non autorizzato per usi artigianali. L’uomo, pur essendo in pensione da alcuni anni, aveva continuato a dedicarsi a piccoli lavori su veicoli, principalmente per amici e conoscenti, sfruttando l’esperienza maturata in decenni di attività in officina.

La vicenda ha avuto origine dalle segnalazioni di alcuni abitanti della zona, una frazione di Borgoricco, che lamentavano rumori e polveri provenienti dal capannone dove l’anziano operava. Gli agenti della Polizia locale, intervenuti a seguito delle segnalazioni, avevano inizialmente trovato l’ottantenne intento a eseguire lavori di manutenzione. L’uomo si era giustificato affermando di effettuare solo interventi sui suoi veicoli o su quelli di amici, sottolineando il carattere informale delle sue attività.

Nonostante le spiegazioni, il capannone in questione era risultato essere registrato come semplice deposito e, dunque, non destinato ad attività artigianali. Per questo motivo, gli agenti avevano diffidato il pensionato dal proseguire qualsiasi tipo di lavoro nel locale, invitandolo a rispettare il regolamento di Polizia urbana, che disciplina l’uso degli immobili e le attività lavorative.

In un successivo controllo effettuato per verificare il rispetto della diffida, gli agenti hanno sorpreso nuovamente l’uomo mentre eseguiva riparazioni su alcune automobili. Alla vista della pattuglia, l’ottantenne avrebbe tentato di chiudere il portone d’ingresso del capannone, ma la manovra non è andata a buon fine. Gli agenti sono riusciti comunque ad accedere, constatando l’infrazione.

A seguito del controllo, è stata emessa una sanzione pecuniaria per l’anziano, pari a circa tremila euro, per violazione delle norme relative all’esercizio di attività lavorative non autorizzate. La multa ha coinvolto anche il locatario del deposito, responsabile per l’uso improprio dello spazio.

Secondo quanto accertato dagli agenti, l’ex meccanico non era iscritto alla Camera di Commercio per l’esercizio dell’attività specifica. Questo requisito è fondamentale per garantire il rispetto delle normative in materia di lavoro e sicurezza. L’assenza di tale iscrizione rendeva l’attività del pensionato formalmente abusiva, esponendolo non solo a sanzioni economiche, ma anche a potenziali rischi in termini di sicurezza sul luogo di lavoro.

L’irregolarità dell’attività sollevava inoltre questioni di responsabilità verso i clienti: eventuali incidenti causati da riparazioni non conformi avrebbero potuto avere gravi conseguenze sia legali che assicurative, in quanto le operazioni non erano coperte dalle garanzie previste per le attività svolte a norma di legge.

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