Cerca

veneto

Notissimo judoka muore all'improvviso

Era a una manifestazione sportiva

Una vita dedicata al judo: l'ultimo saluto a Massimo Mattioli

La comunità di Conselve è stata scossa da una tragica notizia: la scomparsa improvvisa di Massimo Mattioli, figura di spicco del judo italiano. Lunedì mattina, il 71enne è stato colto da un malore fatale in piazza Donatori di Sangue, proprio mentre si apprestava a lasciare la cittadina veneta per tornare a Roma. Mattioli, dirigente del Dipartimento nazionale judo, era giunto a Conselve per partecipare a un evento sportivo, un raduno regionale che aveva visto la partecipazione di atleti e appassionati di judo, culminato con l'incontro con il campione olimpico Matteo Piras.

Massimo Mattioli non era solo un dirigente, ma una vera e propria istituzione nel mondo del judo. Aveva iniziato a praticare questo sport nel lontano 1963, e nel corso degli anni era riuscito a raggiungere i vertici della Federazione nazionale. La sua passione e dedizione per il judo erano evidenti a chiunque lo incontrasse, e il suo impegno nel promuovere questo sport tra i giovani era instancabile.

Il fine settimana a Conselve era stato pensato come un momento di festa e condivisione. L'associazione Green Fit di Conselve, in collaborazione con la Mikage Dojo di Santa Caterina d'Este e il comitato regionale veneto Fijlkam, aveva organizzato un incontro speciale con Matteo Piras. Mattioli aveva partecipato attivamente, premiando il campione olimpico e assistendo agli allenamenti di decine di giovani atleti. "È stata una bella giornata di festa", ha ricordato Luca Bissacco, consigliere delegato allo sport, sottolineando come Mattioli fosse entusiasta di vedere tanti ragazzi appassionati di judo.

Lunedì mattina, Mattioli aveva appena lasciato il B&B "Il treno dei sogni", dove aveva pernottato, per incontrare il suo accompagnatore, Livio Boscaro, allenatore della Green Fit. Purtroppo, dopo aver percorso poche decine di metri, è stato colto da un improvviso malore. La piazza, solitamente animata, è diventata teatro di un dramma. I passanti, tra cui alcuni dipendenti del vicino laboratorio analisi Epta Nord, si sono subito attivati per prestare soccorso, utilizzando un defibrillatore e praticando il massaggio cardiaco. Anche Boscaro, formato per il primo soccorso, ha cercato di aiutare, ma nonostante gli sforzi, Mattioli non si è più ripreso.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400