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Cucina inclusiva a “Casa Corrado”

Molte autorità e volontari all’inaugurazione. E arriva anche una lettera dal presidente Luca Zaia

Cucina inclusiva a “Casa Corrado”

E’ nata “Casa Corrado”, si trova in via Carducci al civico 25, all’angolo con via Case nuove. L’immobile è stato dato in comodato d’uso gratuito per 10 anni all’associazione Mosaico friends guidata da Maria Adelia Ciciliato. Un gesto di generosità della famiglia Ravara da parte di Raffaella Chiarion vedova di Corrado insieme ai figli Laura, Sabrina e Stefano per rendere onore alla memoria dell’amato marito e del caro papà. Grazie a questa donazione, trova attuazione il progetto “Cucina inclusiva” afferente al fondo per l’inclusione di persone con disabilità finanziato dalla Regione Veneto con il contributo del comune.

Nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di inaugurazione in un clima di grande festa e allegria con la presenza di diverse autorità: il sindaco Massimo Barbujani, il quale ha anche letto una lettera di incoraggiamento del presidente Luca Zaia, quindi Pietro Girardi e Maria Chiara Paparella rispettivamente direttore generale Ulss 5 e direttore del Distretto 2 dell’azienda sanitaria polesana, insieme a loro il presidente dei sindaci del distretto 2 Michele Domeneghetti. Quindi taglio del nastro tricolore, accesso ai locali, un momento di preghiera e la benedizione da parte di don Simone Finotti.

“Questa iniziativa - spiega Maria Adelia Ciciliato - si aggiunge alle diverse progettualità associative volte a migliorare l’autonomia e la qualità della vita di ragazze e ragazzi che partecipano attivamente alle attività dell’associazione. In particolare questo progetto riguarda autonomie domestiche e attività legate alla cucina. Infatti attraverso il finanziamento si è reso possibile acquistare arredi specifici, attrezzature oltre al materiale tecnologico per realizzare le diverse tabelle comunicative ormai in uso con i nostri ragazzi”.

In una nota Mosaico friends esprime un sincero ringraziamento ai diversi attori protagonisti nella realizzazione di questo sogno: in primis la Regione, quindi il Comune, in modo particolare l’ufficio dei servizi sociali, l’Ulss, altri enti, associazioni e tutti i volontari che in ogni occasione si adoperano per l’associazione. Ovviamente un calorosissimo abbraccio alla famiglia Ravara con la viva speranza che Corrado ci segue e incoraggia dal cielo in questa idea diventata progetto di vita.

“Le vostre parole e i vostri sorrisi ci hanno emozionato - conclude la nota - Ringraziamo le famiglie dei nostri ragazzi per la fiducia, l’aiuto concreto e l’incoraggiamento sempre vivo, motore importante per fare sempre di più e meglio”.

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