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INQUINAMENTO

Pm10, quinto sforamento di fila

Come sempre, a Rovigo, la situazione è molto seria

Pm10, quinto sforamento di fila

La cappa di smog continua ad opprimere la città. Ma non solo: martedì (giorno dell’ultimo dato disponibile, validato ieri da Arpav) Pm10 alle stelle anche ad Adria, dove normalmente la concentrazione di polveri è più bassa. Segno che tutto il Polesine è sotto una cappa di inquinamento.

Confermato, dunque, almeno per ora, lo stato d’allerta arancione con le restrizioni alla circolazione che, in città, ora riguardano anche le auto a benzina Euro 2, le diesel Euro 5 e ciclomotori e motoveicoli non omologati Euro 2. Quello di martedì è infatti stato il quinto giorno di sforamenti consecutivi dei parametri di qualità dell’aria a Rovigo città.

La centralina di rilevazione Arpav di largo Martiri, infatti, ha registrato 78 microgrammi di Pm10 per ogni metro cubo d’aria: il 56% in più del consentito. Per il centro città si tratta del 48esimo sforamento dall’inizio dell’anno, a fronte di un massimo di 35 consentiti dalla legge. Non molto diverso il discorso a Borsea, dove è posizionata un’altra centralina di rilevazione: 74 il valore fatto registrare martedì, con gli sforamenti da inizio anno che salgono a 41. A Badia, sempre martedì, 73 microgrammi di polveri per metro cubo per 44 sforamenti dall’inizio dell’anno.

Preoccupante invece il dato di Adria dove martedì si è registrata la concentrazione di polveri più alta della provincia: 80 microgrammi per metro cubo d’aria, il 60% più del consentito. Nella città etrusca, però, sono 30 gli sforamenti da inizio anno, e quindi ancora dentro i parametri previsti.

Probabilmente anche ieri le Pm10 hanno superato i limiti, mentre per oggi è attesa una perturbazione che potrebbe “pulire” l’aria.

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