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Su il sipario sul Piano festival concerti, masterclass, lezioni

In città grandi musicisti affiancheranno gli allievi del Venezze

Su il sipario sul Piano festival concerti, masterclass, lezioni

“Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita”, diceva Mozart. Condivisione, ospiti internazionali e, per la prima volta in Italia, 6 interi concerti italiani per pianoforte, sono invece le tre certezze della seconda edizione del Rovigo Piano festival: il rinomato evento, da oggi fino al 7 dicembre, torna in città con concerti, masterclass, lezioni e eventi gratuiti aperti a tutti, intorno all’incredibile varietà virtuosistica di uno egli strumenti più amati al mondo.

Il festival, organizzato dal dipartimento di pianoforte del conservatorio Francesco Venezze, come ha sottolineato il direttore del conservatorio Francesco Venezze, Vincenzo Soravia, è “di grandissimo spessore, invidiabile a livello nazionale, che pone la città e questo conservatorio ai vertici del panorama della formazione musicale”. Accanto ai grandi musicisti in attività, ospiti dell’edizione, i migliori allievi del dipartimento di pianoforte e del master di secondo livello del conservatorio rodigino si esibiranno in diversi concerti, come ha spiegato Federico Nicoletta, coordinatore del dipartimento: “Per un coinvolgimento attivo dei nostri studenti che, ricordiamo, per la maggior parte vengono da fuori regione e da altre nazioni. Hanno scelto Rovigo e il Venezze per i loro studi, siamo orgogliosi di questo evento che unisce la musica dei grandi maestri al pubblico”.

Tra le proposte del festival, due saranno i filoni: sei concerti del ciclo “piano italiano” - il progetto esportato a Madrid, Lisbona e anche New York, dove, dal 25 ottobre al 3 novembre, gli studenti hanno svolto il Rovigo Piano Festival New York - e tre, invece, dedicati all’esecuzione integrale delle nove sonate di Prokofiev.

“Questo evento - ha commentato il coordinatore del master di secondo livello, Roberto Prosseda - è un’occasione per far conoscere cosa si svolge nel corso di studi e le eccellenze degli allievi del dipartimento del conservatorio, valorizzando repertori rari e italiani, per un coinvolgimento attivo insieme alla città, nell’ottica di una cultura che è anche quella musicale”.

Ottica condivisa, quindi, in un calendario che culminerà con la grande serata finale sulle note di Chopin: il 7 dicembre, calcherà il palco dell’auditorium Tamburini il celebre pianista francese Jean-Marc Luisada.

“Ringraziamo tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto con diponibilità nel progetto, la Fondazione Cariparo, Banca del Veneto Centrale, la Fondazione Banca del Monte, Bosendorfer e Borsari - ha concluso la docente Désirée Scuccuglia - ci auguriamo che il fare musica si possa sempre di più allargare anche alla altre realtà culturali della città”.

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