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Strappato alla vita a 29 anni

Dopo che a 5 aveva sconfitto la leucemia. La storia di Matteo

Il Sorriso di Matteo: Una Vita di Lotta e Speranza

La notizia della scomparsa di Matteo Lauricella ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Pieve del Grappa e oltre. Un giovane di soli 26 anni, la cui vita è stata un susseguirsi di sfide affrontate con coraggio e determinazione. Matteo, originario di Crespano del Grappa, è mancato il 21 novembre allo Iov di Castelfranco Veneto, dopo aver combattuto contro un male incurabile scoperto a seguito di una sospetta pubalgia. La sua storia è un esempio di resilienza e speranza, ma anche un monito sulla fragilità della vita.

A soli cinque anni, Matteo ha affrontato la sua prima grande sfida: la leucemia. Grazie a un trapianto di midollo e alla chemioterapia, è riuscito a sconfiggere la malattia, dimostrando una forza d'animo straordinaria per un bambino così piccolo. Questo primo trionfo contro un avversario tanto temibile ha segnato l'inizio di una vita vissuta con intensità e passione.

Matteo non era solo un sopravvissuto; era un giovane pieno di vita e di idee. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico dell'Istituto Cavanis a Possagno nel 2017, ha proseguito i suoi studi all'Università di Padova, laureandosi in Scienze e Tecnologie Agrarie e successivamente in Biotecnologie per l'Alimentazione. La sua carriera accademica rifletteva la sua curiosità intellettuale e la sua voglia di contribuire al mondo in modo significativo.

Oltre ai suoi successi accademici, Matteo era anche un leader naturale. È stato presidente del Rotaract di Bassano del Grappa, un ruolo che ha svolto con dedizione e passione. La sua capacità di ispirare e guidare gli altri era evidente a chiunque lo conoscesse. Nonostante la sua timidezza, Matteo era sempre pronto a mettersi in gioco, dimostrando una sensibilità e un entusiasmo che lo rendevano unico.

Purtroppo, la vita ha posto davanti a Matteo un'altra sfida, questa volta insormontabile. Un tumore, scoperto a seguito di una sospetta pubalgia, ha messo fine alla sua giovane vita. Nonostante le cure, il male si è rivelato più forte, lasciando un vuoto profondo nei cuori di chi lo amava. La sua famiglia, gli amici e la comunità si sono riuniti il 25 novembre nella chiesa di Crespano del Grappa per dargli l'ultimo saluto, un momento di dolore ma anche di celebrazione per una vita vissuta con coraggio.


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