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veneto
22.11.2024 - 11:01
Nel cuore del Nordest, precisamente a Padova, un caso di cronaca nera ha catturato l'attenzione delle forze dell'ordine e della comunità locale. Un 40enne italiano, già noto alle autorità per precedenti reati di spaccio, è stato arrestato dopo che la polizia ha scoperto un nascondiglio alquanto insolito per droga e materiale esplosivo: la cuccia del suo cane. Questo episodio solleva interrogativi non solo sulla creatività dei metodi utilizzati dai criminali per nascondere le loro attività illecite, ma anche sulla pericolosità di tali azioni per la comunità circostante.
L'uomo, residente in provincia di Padova, aveva già sulle spalle tre condanne definitive per spaccio di droga, risalenti al 2009, 2013 e 2023. Nonostante queste condanne, sembra che non abbia mai abbandonato il mondo del crimine. Gli agenti della squadra mobile della questura, eseguendo un ordine di cattura, lo hanno rintracciato nella sua abitazione, dove hanno fatto una scoperta sconcertante: 120 grammi di marijuana e tre ovuli di hashish, per un totale di 30 grammi, nascosti nella cuccia del cane. Inoltre, è stato trovato materiale per confezionare le dosi, suggerendo un'attività di spaccio ancora in corso.
Ma la droga non era l'unico problema. In uno stanzino accanto alla camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto 28 grossi petardi illegali, noti nel gergo come "bomboni". Questi mortaretti, imbottiti di esplosivo e rivestiti di plastica, sono stati giudicati estremamente pericolosi. La loro mancanza di etichette obbligatorie, che indicano la sicurezza, la fabbricazione e la provenienza, ha reso la situazione ancora più allarmante. Per prelevare questi ordigni, è stato necessario l'intervento degli artificieri, che li hanno poi fatti brillare in un'area protetta, evitando così potenziali disastri.
Nonostante la gravità delle accuse, il 40enne ha rifiutato di spiegare dove e come si fosse procurato i petardi, né ha fornito motivazioni sul loro utilizzo.
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