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I dati

Violenza di genere in Veneto, numeri allarmanti

Quasi un 10% di casi in più rispetto al 2022 nel 2023. L'allarme dell'assessore Lanzarin

Violenza di genere in Veneto, numeri allarmanti

La violenza di genere è un fenomeno che continua a destare preoccupazione, soprattutto quando i numeri indicano un trend in crescita. Ma cosa si sta facendo per affrontare questa emergenza sociale? In Veneto, i dati relativi alla violenza sulle donne sono drammatici e in aumento, come sottolineato dall'assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L'assessore ha evidenziato la necessità di una "rivoluzione culturale" che coinvolga tutte le fasce della popolazione, a partire dalle scuole, per promuovere una cultura del rispetto.

LA SITUAZIONE ATTUALE IN VENETO
Nel 2023, i centri antiviolenza del Veneto hanno ricevuto 7.142 contatti, un aumento significativo rispetto ai 6.009 del 2022. Le donne prese in carico sono state 3.628, rispetto alle 3.325 dell'anno precedente. Questo significa che nel 2023, in Veneto, è stata presa in carico una donna ogni 680 residenti, un dato che evidenzia un peggioramento rispetto al valore di 752 del 2022. I nuovi casi di donne prese in carico sono stati 2.187, il che suggerisce che circa un contatto su tre si traduce in un'effettiva presa in carico.

L'IMPORTANZA DEI CENTRI ANTIVIOLENZA
I centri antiviolenza svolgono un ruolo cruciale nel supporto alle vittime, garantendo riservatezza e anonimato. Nel 2024, la regione ha riconosciuto e sostenuto economicamente 25 centri antiviolenza, con 34 sportelli e 37 case rifugio distribuiti in tutte le province. Questi centri non solo offrono un rifugio sicuro, ma forniscono anche supporto psicologico e legale alle donne e ai loro figli.

UN FOCUS SUI MINORI
Un aspetto particolarmente preoccupante è l'impatto della violenza domestica sui minori. Dei 2.406 casi di donne prese in carico, 1.304 avevano figli minorenni. Complessivamente, i minori coinvolti sono stati 1.885, di cui 123 vittime dirette di violenza e 851 vittime di violenza assistita. Questi numeri sottolineano l'urgenza di interventi mirati per proteggere i bambini e rompere il ciclo della violenza.

COINVOLGERE GLI UOMINI NELLA PREVENZIONE
Un elemento innovativo delle politiche regionali è l'attenzione rivolta agli uomini autori di violenza. La regione ha sostenuto l'attività di 10 centri per uomini autori di violenza, riconosciuti ufficialmente nel novembre 2024. Questi centri mirano a prevenire la violenza e ridurre il rischio di recidiva, offrendo percorsi di rieducazione e supporto psicologico.

VERSO UNA RIVOLUZIONE CULTURALE
L'assessore regionale alla sanità e al sociale ha sottolineato l'importanza di promuovere una cultura del rispetto che coinvolga tutte le generazioni. Le scuole giocano un ruolo fondamentale in questo processo, educando i giovani al rispetto reciproco e alla parità di genere. Tuttavia, è essenziale che anche gli adulti siano coinvolti in questa rivoluzione culturale, per creare un ambiente sociale che non tolleri la violenza in nessuna forma.

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