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consorzio di bonifica

“Strategie per gestire il territorio”

A palazzo Campo si parlerà di lavoro in rete, investimenti, sicurezza idraulica e cambiamenti climatici

“Strategie per gestire il territorio”

E’ con uno sguardo alla gestione attuale, ma anche futura, del sistema idrico territoriale che, dopo l’evento “Bonifica H24” dello scorso maggio, il consorzio di bonifica Adige Po organizza “Bonifica+10”: il nuovo convegno che si terrà venerdì prossimo in via Verdi a Rovigo. Necessità di lavorare in rete, investimenti, risposte immediate ai cambiamenti climatici con azioni di condivisione: con questi scopi, la giornata di studio porrà al centro il sempre più crescente bisogno di collaborazione tra gli enti e le istituzioni.

“L’unico modo per fronteggiare al meglio l’emergenza acqua, sia quando abbonda che quando scarseggia, è lavorare in rete, condividendo esperienze, tecniche e obiettivi” ha sottolineato il presidente del consorzio, Roberto Branco. In merito alle sfide del domani, specie per i cambiamenti climatici, ha aggiunto: “Servono investimenti straordinari. Richiamo il mondo della politica a questa urgenza”. Negli ultimi 5 anni, infatti, grazie a finanziamenti mirati, il consorzio ha realizzato opere dal valore di 70 milioni di euro, ali tarpate però a tanti altri progetti, già cantierabili, ma senza le giuste risorse per essere messi in opera. “Un esempio fra tutti - ha spiegato Branco - è il potenziamento del sistema irriguo dell’Adigetto: progettato nel 2004, solo nel 2023, grazie ai fondi del Pnrr da 30 milioni, è partito e se ne prevede la chiusura per settembre 2025”.

Durante la mattinata del convegno, a partire dalle 8.45, sono previsti numerosi interventi di esperti, su più campi, del settore, con particolare approfondimento alla gestione idraulica del territorio, alle strategie e ai metodi di collaborazione.

“+ 10, come la quota sopra il livello del mare che, nella consuetudine cartografica altimetrica, veniva aggiunta per evitare di lavorare con numeri negativi in quei territori, come il Polesine, del tutto peculiari perché in gran parte posizionati sotto il livello del mare: la scelta di questo titolo vuole portare al centro la peculiarità del nostro territorio nella sua gestione idrica, per la quale urge sempre di più la collaborazione tra glie enti, specie per affrontare insieme i cambiamenti climatici” ha spiegato Marco Volpin, direttore generale del consorzio.

Tra gli interventi della mattinata: Cristiano Florian, direttore dell'unità organizzativa bonifica e irrigazione Regione Veneto, Alessandro Bratti, segretario generale dell'Autorità distrettuale del Fiume Po, Gianluca Zanichelli, direttore vicario dell’Agenzia interregionale per il fiume Po e ancora, Alessandra Tessarollo, direttore del Genio Civile di Rovigo, Monica Gambardella, Capo servizio responsabile Protezione civile Provincia di Rovigo, Carlo Bendoricchio, direttore generale consorzio di bonifica Acque risorgive, Marzia Rizzi, dirigente lavori pubblici e patrimonio Comune di Rovigo, Alessandro Bordin, direttore Consiglio di bacino Polesine e Marco Milan, dirigente direzione operativa Acquevenete.

La partecipazione alla mattina di convegno prevede l’acquisizione di 3 crediti formativi per i giornalisti e gli ingegneri iscritti agli albi corrispettivi.

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