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Addenta il formaggio, bimba in ospedale

Il prodotto viene ritirato dal mercato

Allarme a Cortina d'Ampezzo, dove una bambina di un anno è stata ricoverata per una grave infezione da Escherichia coli produttore di ShigaToxin (Stec), complicata da Sindrome Emolitico Uremica (Seu). La vicenda ha avuto inizio con un semplice pasto a base di formaggio, ma si è rapidamente trasformata in un incubo per la famiglia della piccola.

La bambina, inizialmente valutata presso l'ospedale di San Candido, è stata trasferita a Brunico e successivamente a Bolzano, dove è stata diagnosticata l'infezione da Stec. Il peggioramento delle sue condizioni ha reso necessario un ulteriore trasferimento all'Azienda Ospedaliera di Padova, specializzata in nefrologia pediatrica. Fortunatamente, grazie alle cure ricevute, la bambina è stata dimessa e ha potuto fare ritorno a casa.

Le indagini epidemiologiche hanno puntato il dito contro un "formaggio saporito di montagna". Il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell'Ulss Dolomiti, insieme ai Servizi Veterinari dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Trento, ha condotto approfondite analisi microbiologiche. I risultati, ottenuti dal Laboratorio dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, hanno confermato la presenza di Stec in un campione del formaggio, portando al suo ritiro dal mercato nazionale.

Il formaggio incriminato è prodotto con latte crudo, un metodo tradizionale che, se da un lato esalta il sapore del prodotto, dall'altro può comportare rischi per la salute, specialmente nei bambini piccoli. I microrganismi patogeni, come lo Stec, possono infatti sopravvivere nel latte non pastorizzato, rappresentando una minaccia per i consumatori più vulnerabili.


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