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Lo skipass più caro è qui

Sulle Dolomiti

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Non si fermano i rincari per gli appassionati degli sci invernali: mettendo a confronto i prezzi di 38 località sciistiche Altroconsumo ha evidenziato come lo skipass giornaliero per un adulto costa mediamente il 4,1% in più rispetto a un anno fa, mentre quello di cinque giorni è rincarato del 3,8%. Aumenti che si sommano a quelli più pesanti della scorsa stagione invernale (giornaliero + 7,4% e settimanale +9,3%).

Le tariffe sono caratterizzate da una variabilità altissima: negli oltre trenta comprensori sciistici coinvolti nell’indagine, lo skipass giornaliero varia da un prezzo minimo di 35 euro (Champorcher) a un massimo di 83 euro (Dolomiti Superski). Se con la sua tariffa giornaliera di 83 euro è Dolomiti Superski il distretto sciistico più esoso dell’indagine, non se la cava molto meglio Madonna di Campiglio dove per un’esperienza sulle piste bisogna spendere 79 euro. Il terzo posto sul podio degli skipass più cari, con la tariffa di 77 euro, si presenta particolarmente affollato con quattro comprensori in Trentino-Alto Adige (Alta Badia, Alta Pusteria -Tre Cime, Plan de Corones-Kronplatz e Val Gardena) e uno in Veneto (Cortina d’Ampezzo).

L’indagine ha monitorato anche i prezzi di sei località sciistiche all’estero, subito al di là dei confini italiani. Lo skipass costa mediamente di più rispetto ai comprensori nazionali. È la Svizzera con Sankt Moritz (97 euro) e Zermatt (94 euro) a dominare la classifica di comprensori più cari. Al contrario, Kranjska Gora in Slovenia è quello meno dispendioso: 47 euro.

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