Malore in tribuna, addio a Longato

Stava guardando dalla tribuna la sua Adriese dare battaglia in campo, sul terreno dello stadio “Della Ricca” di Carlino (Udine), contro i padroni di casa del Cjarlins Muzane, quando all’improvviso il suo cuore non ha più retto, per poi morire di lì a pochi minuti, nonostante i tempestivi e disperati tentativi dei medici di salvarlo.

E’ stata una drammatica morte in diretta quella dello storico direttore generale adriese Sante Longato, 72 anni, stroncato da un malore fatale proprio mentre seguiva da protagonista quei colori granata che hanno sempre contraddistinto la sua vita, prima da giocatore e poi, a più riprese, da dirigente. Chi era vicino a lui racconta di averlo visto “un po’ fiacco”, già dall’inizio della partita. Attorno alle 16, verso il 26’ della ripresa di una sfida ancora ferma sullo 0-0, Longato poi si è accasciato improvvisamente al suolo, perdendo conoscenza.

Le sue condizioni sono sembrate subito molto gravi e il dirigente è stato immediatamente soccorso dai sanitari di entrambe le squadre, chiamati dallo speaker presente in tribuna, che gli hanno praticato un massaggio cardiaco e applicato svariate scariche di defibrillatore.

I tentativi di rianimazione sono durati oltre un’ora, con il supporto di un’ambulanza e di un’automedica con un’equipe specializzata, arrivate sul posto rapidamente. Ma per Longato non c’è stato nulla da fare e i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Disperati gli altri componenti del gruppo granata presenti in tribuna accanto a Sante, mentre seguivano insieme a lui la partita, così come i giocatori impegnati sul terreno di gioco in una gara ovviamente sospesa dall’arbitro su richiesta dell’Adriese (subito appoggiata dal Cjarlins), che sarà recuperata dal momento della sospensione nelle prossime settimane. Ma questo non conta ormai nulla.

Per l’Adriese e i colori granata, che Longato aveva risposato nel 2014, è un colpo micidiale, da cui sarà difficile ripartire. Proprio il suo ultimo colpo di mercato firmato in settimana, il bomber ivoriano Yves Gnago, era stato schierato titolare dal tecnico Roberto Vecchiato e si era rivelato protagonista di diverse occasioni di una gara che fino al momento della sospensione (specie nel primo tempo) l’Adriese aveva ben interpretato. Poi il Cjarljns nella ripresa era cresciuto, andando vicino al vantaggio con Camara (tentativo che ha sfiorato la traversa). Infine la tragedia, che resterà drammaticamente nella storia del calcio polesano e adriese.

“Rimarrai sempre nei nostri cuori”, il toccante post pubblicato, in serata, dall’Adriese sui propri canali social. “Sante Longato - scrivono dalla società granata - ha rappresentato un esempio di dedizione, passione e competenza. Per molti anni ha svolto il ruolo di ds con straordinaria professionalità, diventando un punto di riferimento per tutto l’ambiente granata. Sante era, prima di tutto, una persona dal cuore buono e gentile, sempre disponibile e attenta a ogni dettaglio. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile in tutti noi”.

Ma sono stati davvero tantissimi i messaggi di cordoglio che, a stretto giro, sono arrivati dal mondo del calcio, con molte società, non solo polesane, che si sono strette al dolore dell’Adriese. Da Adria, il vicesindaco e assessore allo sport Federico Simoni, lo ha ricordato come “uno dei più longevi collaboratori della Usd Adriese, con la presidenza di Graziano Simoni. Come vicesindaco posso dire che è stato un dirigente tra i più collaborativi, caratterizzandosi sempre positivamente come ‘pungolo’ nei confronti dell’amministrazione comunale”.