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Addio Lorenzo: "Che freddo che fa senza te"

Era conosciutissimo. E amatissimo

“Amore mio, qua è piombato l’inverno: davanti a tutto questo siamo nudi e senza un cappotto per poterci riparare e il vento gelido continua a soffiare incessantemente su tutti noi senza tregua”: parole che hanno lasciato tutti senza parole quelle pronunciate da Elisabetta, la moglie, nel dare l’ultimo saluto a Lorenzo Zago, ieri pomeriggio nella chiesa di Carbonara gremitissima e con molte persone rimaste in piedi a seguire la cerimonia religiosa.

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Tra i presenti il sindaco Massimo Barbujani. E ancora: “Oggi fa tanto freddo sai, dentro di noi, senza di te. Eri il figlio e il compagno che tutti avrebbero voluto avere: sempre premuroso, disponibile, presente”. Dopo aver ricordato tanti belli momenti della vita trascorsa insieme, bruscamente spezzata a due settimane dal 48esi.mo compleanno di Lorenzo, Elisabetta ha trovato la forza per lanciare un appello a tutti i presenti: “Ogni volta che potete, condividete con chi amate qualcosa di bello, fermatevi per assaporarlo fino in fondo. Non scappate, non rimandate. Perché un domani potrebbe non esserci”. Parole che hanno fatto venire la pelle d’oca quasi sicuramente a tutti, in primis a mamma Loredana e papà Gianni impietriti dal dolore e senza mai staccare gli occhi dal feretro.

Particolarmente toccante la testimonianza di Alessia, accompagnata da Giacomo e Luca, studenti dell’università di Rovigo dove Lorenzo lavorava come tecnico informatico. “Eravamo abituati a salutarti tutti i giorni – ha esordito – oggi proprio non ci aspettavamo di farlo in questo modo: il solo pensiero di non vederti più, appena entrati in università, crea in noi un grande vuoto”. Per poi aggiungere: “Grazie per averci accompagnato in questi anni del nostro percorso universitario: tutti noi ci siamo resi conto della tua bontà, solarità e gentilezza. Sei stato proprio un tecnico da 110 e lode. Ci mancherai, ma sarai sempre nei nostri cuori”.

Il rito liturgico è stato celebrato da don Simone Finotti che ha scelto il brano evangelico dei due discepoli in cammino verso Emmaus. “Come loro – ha detto il sacerdote – nel dolore che ci affligge in questo momento, abbiamo la sensazione che tutto sia crollato, finito, ma Gesù risorto cammina accanto a noi per indicarci la strada della vita eterna”.

Al termine del rito delle esequie, la salma è stata avviata alla cremazione. Per desiderio della famiglia, chi desidera onorare la memoria di Lorenzo, è invitato a devolvere libere offerte alla comunità Effatà che opera nella parrocchia di Carbonara offrendo ospitalità a persone e famiglie disagiate.

 

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