VOCE
veneto
05.12.2024 - 10:30
La tranquilla cittadina di Caldiero è stata recentemente scossa da un evento tragico che ha lasciato molti interrogativi. Maria Cristina Pugliese, una giovane donna di 27 anni originaria della Calabria, è stata trovata morta nel bagno della sua abitazione in via Marinetti. La notizia ha rapidamente fatto il giro del paese, suscitando sgomento e incredulità tra i residenti. La comunità, che conosceva Maria Cristina come una madre affettuosa e una lavoratrice diligente, si trova ora a fare i conti con una perdita inspiegabile e dolorosa.
Il compagno di Maria Cristina, un uomo di 40 anni, ha contattato i carabinieri dichiarando che la donna si era tolta la vita impiccandosi con il tubo flessibile della doccia. Tuttavia, le autorità hanno subito espresso dubbi su questa versione, tanto da iscrivere l'uomo nel registro degli indagati per omicidio volontario. Le incongruenze nella sua ricostruzione dei fatti hanno spinto gli inquirenti a sequestrare l'abitazione e a disporre un'autopsia per chiarire le cause della morte.
I familiari di Maria Cristina, che si erano trasferiti con lei nel Veronese, non credono alla tesi del suicidio. La madre, il padre e il fratello, che gestisce un'autofficina a Soave, hanno espresso il loro scetticismo, sottolineando che la giovane non avrebbe mai compiuto un gesto simile. Le loro parole aggiungono un ulteriore strato di complessità a una vicenda già di per sé intricata.
Le indagini sono in pieno svolgimento e il riserbo delle autorità è massimo. I carabinieri stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita di Maria Cristina, raccogliendo testimonianze e analizzando ogni dettaglio. Nel frattempo, il compagno della donna rimane a piede libero, in attesa di ulteriori sviluppi.
Le testimonianze dei vicini di casa rivelano che tra Maria Cristina e il suo compagno non mancavano i diverbi, anche se non ci sono stati litigi nei giorni immediatamente precedenti al tragico evento. Inoltre, l'uomo avrebbe contattato il fratello e l'ex compagno della donna, sostenendo di non sapere dove si trovasse e di essere alla sua ricerca. Questo comportamento ha sollevato ulteriori sospetti, alimentando l'ipotesi che ci sia di più dietro la morte della giovane.
L'autopsia, che sarà eseguita presso l'istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Borgo Roma, rappresenta un passaggio cruciale per chiarire le cause del decesso. Solo il responso del medico legale potrà fornire risposte definitive e aiutare a dissipare i dubbi che avvolgono questa tragica vicenda.
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