Cerca

Sulle vie dell'ambra

Quando Rovigo era al centro del mondo e dei commerci

Visite al museo Grandi fiumi, video, letture e rappresentazioni. E domenica si replica!

Tra visite, video e spettacoli per riscoprire la Rovigo al centro dei commerci internazionali. Rovigo è tornata a essere il crocevia internazionale dell’ambra, proprio come 5000 anni fa, grazie alla prima edizione del Festival “Sulle vie dell’ambra”, un’idea di Elisabetta Brusa realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo del Polesine. L’evento, inaugurato sabato 7 dicembre al museo dei Grandi Fiumi, prosegue anche domenica 8 dalle 10 alle 17.30.

“I ritrovamenti archeologici a Campestrin - ha detto Elisabetta Brusa, docente all’università Ca’ Foscari - e l’allestimento di una sala ad hoc qui al museo rodigino dimostrano l’importanza del Polesine nell’età del Bronzo: era un centro di smistamento, lavorazione e commercio, in costante contatto con i paesi baltici, da cui proveniva il materiale grezzo”.

La prima giornata ha preso il via con l’intervento di Alberto Camerotto, docente a Ca’ Foscari, e del laboratorio Aletheia, che ha proposto narrazioni e letture sul mito antico alla ricerca di corrispondenze legate all’ambra. Nelle sale del museo dedicate all’ambra, Paolo Bellintani e Raffaele Peretto del Cpssae hanno approfondito la storia locale, con elementi di archeologia ed etnografia risalenti all’età del Bronzo.

Molto interessanti le “Immersioni ambrate” di Francesco Pavan e Sara Garbellini: hanno unito arte orafa e studio archeologico per ricostruire e realizzare le tecniche antiche della lavorazione della celebre resina. Apprezzati anche la video-narrazione del mito di Fetonte, realizzata da Letizia Piva e Silvio Barbieri di Minimiteatri; i biscotti “Lacrime delle Eliadi” della pasticceria Gocce di Miele e la poetica rappresentazione “Elektron” di Adriano Baccaglini e Miranda Greggio.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400