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“Più furti? Le istituzioni ci sono”

A novembre 140 casi, il prefetto: “I cittadini non sono soli, ora più telecamere e controllo di vicinato”

“Più furti? Le istituzioni ci sono”

Noi ci siamo. E’ sostanzialmente questo il messaggio arrivato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla presenza di vari sindaci e incentrato su tema dei furti in abitazione, convocato per ieri mattina dal prefetto di Rovigo Franca Tancredi. Insieme a lei, oltre al questore Eugenio Vomiero, al comandante provinciale dei carabinieri Edoardo Campora e ai rappresentanti Guardia di Finanza e di varie polizie locali, anche i sindaci di Castelmassa Federico Ragazzi, di Occhiobello Irene Bononi, di Arquà Enrico Serafin, di Bergantino Adriano Stefanoni, di Rosolina Michele Grossato, di Fiesso Luigia Modonesi, di Badia Giovanni Rossi, e gli assessori di Rovigo Mattia Maniezzo, di Adria Giorgio D’Angelo e di Stienta Michele Malavasi. Lo scopo della riunione, infatti, era di “condurre un esame del fenomeno maggiormente approfondito e individualizzato in relazione alle specificità dei singoli territori” e di dare agli amministratori la possibilità di esporre “le criticità riscontrate nei rispettivi territori”.

Perché in questo momento di furti nelle abitazioni da un capo all’altro del territorio provinciale, ma soprattutto nel Medio e Alto Polesine, se ne stanno susseguendo parecchi. Non si tratta di una novità, va detto, visto che questo periodo dell’anno è “tradizionalmente” quello più gettonato dai topi d’appartamento quando scorrazzano in queste zone, perché agevolati da buio e nebbia, e visto che proprio i furti in appartamento sono una delle “piaghe” di una terra che, invece, dal punto di vista complessivo della sicurezza non ha problemi. Come emerge dall’ultimo rapporto “L’indice della criminalità” del Sole 24 Ore, Rovigo è 39esima in Italia proprio per furti in appartamento con 289,7 denunce ogni 100mila abitanti nel 2023. Il resto del Veneto non se la passa meglio, anzi: Verona è sesta, Venezia 15esima, Padova 16esima, Treviso 31esima, Vicenza 32esima, solo Belluno è al 75esimo posto. E la “gemella” Ferrara è vicina, al 41esimo posto. Ma il fatto che sia un problema comune non lo rende più leggero. E, soprattutto, come ribadito ieri, la volontà è di rendere il Polesine ancora più sicuro.

Tuttavia, lo scorso mese di novembre le denunce di furto in abitazione, fra compiuti e tentati, è stato sottolineato, sono state circa 140, il valore mensile più alto dell’ultimo biennio e, soprattutto, sono il doppio rispetto alle circa 70 del novembre 2023, ma sono vicine alle 120 del 2022.

“I cittadini non si devono sentire soli perché c’è massima attenzione - ha rimarcato il prefetto - Quello che vogliamo lanciare è un messaggio di sicurezza e che di fiducia nelle istituzioni, che lavorano insieme”. Dall’analisi effettuata nel corso della riunione, il prefetto riferisce che “c’è un aumento delle denunce anche perché c’è un aumento della consapevolezza dei cittadini che bisogna rivolgersi alle forze dell’ordine, anche per i tentati furti”.

Poi, aggiunge “un’altra cosa che è emersa da questo confronto è la volontà di tutti i sindaci di potenziare la polizia municipale, molte iniziative sono finalizzate alle assunzioni se non alle convenzioni con altri Comuni per poter potenziare proprio la presenza assicurare la presenza della polizia municipale anche nelle ore che vanno dalle 18 in poi, perché il fenomeno dei furti si verifica soprattutto nelle ore serali”. Poi, più “informazione alla popolazione perché ci dobbiamo tutelare tutti, al di là della presenza delle forze dell’ordine, e qualcuno rinuncerà alle ferie per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini in queste vacanze, i soldi è meglio tenerli in banca e i gioielli in una cassetta di sicurezza”.

Importante anche il controllo di vicinato, che, ha rimarcato il prefetto, “speriamo di poter implementare con l’anno nuovo. Il controllo di vicinato non sono le ronde di qualche di qualche tempo fa, ma una sensibilizzazione ulteriore, una presa di coscienza e responsabilità da parte del cittadino, che verrà formato dalle stesse forze dell’ordine su come muoversi e che dovrà avere come referente esclusivamente il sindaco e le forze dell’ordine”.

Ultime ma non ultime, le telecamere: “Abbiamo parlato molto della videosorveglianza e ho invitato a ripresentare i progetti anche se non finanziati dal Pon sicurezza (il Programma operativo nazionale), perché vogliamo lavorare per potenziare questo strumento, importante soprattutto per le aree che presentano vie di fughe in altre regioni, come Occhiobello e Bergantino”, ha evidenziato il prefetto Tancredi.

Da parte sua, il questore Vomiero ha rimarcato: “Abbiamo aumentato la prevenzione, lavoriamo spalla a spalla con i sindaci e la coesione è fondamentale. Ed è importante anche la rete sociale, con i cittadini che devono diventare i nostri occhi”.

E, a proposito di occhi, il colonnello Campora ha rimarcato “sono aumentate le segnalazioni di auto sospette, di chi vede e riferisce. E’ molto utile, soprattutto quando abbiamo un numero di targa”. Poi, ha aggiunto, “tendenzialmente sono più colpite le abitazioni isolate, proprio perché manca il controllo sociale, spesso con colpi in pochi minuti arraffando quello che si riesce ad arraffare, ma il fenomeno, che non riguarda ovviamente solo il Polesine, ma il Veneto e tutto il territorio nazionale, è sotto controllo e all’aumento di furti corrisponde un aumento delle attività repressiva e preventive da parte nostra”.

Fra i sindaci, Grossato ha rimarcato che “la nostra provincia è più sicura di altre” ed ha poi posto in evidenza che “ogni nostro comune ha una specificità, come la vicinanza a grandi arterie di scorrimento o la presenza turistica, e lavorare in sinergia con le forze dell’ordine ci permette di elevare i livelli di sicurezza nel nostro territorio”. L’assessore Maniezzo, che poche ore dopo non sarebbe più stato assessore, ha invece rimarcato “fa più rumore un furto che l’attività repressiva, ma il fenomeno è sotto controllo: le forze dell’ordine e le istituzioni ci sono. I cittadini devono stare tranquilli”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    07 Dicembre 2024 - 10:23

    una precisazione: se vengono beccati i delinquenti,il gg. dopo anzichè arrestarli come giusto,vengono messi a...piede libero!! ecco il punto dove lavorare egg.gi sigg. delle istituzioni

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