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Calcio SERIE D

L’Adriese vola nel nome di Sante

I granata travolgono con un poker la Virtus Ciserano Bergamo: 4-0 al Bettinazzi

L’Adriese vola nel nome di Sante

Modo migliore per iniziare a ricordare il suo storico direttore generale Sante Longato l'Adriese non poteva proprio trovarlo. I granata battono con un poker impietoso al “Bettinazzi” (4-0) la malcapitata Virtus Ciserano Bergamo, si riprendono il quarto posto in zona playoff ai danni del Caravaggio e, soprattutto, rosicchiano tre punti alla capolista Dolomiti Bellunesi (ko nel big match in casa del Treviso secondo), ora a -9 e con i 21' col Cjarlins Muzane da recuperare mercoledì che potrebbero ridurre ulteriormente il gap.

Insomma, nel novero di una giornata di calcio climaticamente d’altri tempi, di quelle che “Nico” avrà vissuto tante volte nella sua pluridecennale vita calcistica, visti i 90’ giocati interamente sotto pioggia e vento, l’Adriese riesce a regalare una gioia ad un ambiente granata lacerato dal dolore vissuto sette giorni prima a Carlino per l'improvvisa perdita della sua colonna. Forte, infatti, era la volontà di giocare, sebbene il terreno fosse in alcuni tratti difficilmente praticabile. Ma complice il gran lavoro dello staff granata, l’arbitro dà il via libera per l’inizio delle ostilità, seppur con 45’ di ritardo.

Non prima, ovviamente, di una piccola commemorazione in memoria di Longato, con la foto di gruppo iniziale indossando la maglia a lui dedicata e l’apposizione nel seggiolino della tribuna dove era solito sedersi di un mazzo di fiori da parte di capitan Montin. Così, ad eccezione di un brivido iniziale dopo 3’ procurato da una fuga di Viscardi con tiro alto - l’unica azione degna di nota di una Virtus Ciserano tutt’altro che in palla, non a caso al settimo ko nelle ultime nove gare - ecco che l’Adriese addenta con ferocia la sfida. Petdji all’8’ dà il via alle danze costringendo Cavaliere a rifugiarsi in corner, sui cui sviluppi sale in cattedra Gnago: 9’, il bomber abbranca il pallone circondato da una selva di avversari e si inventa una girata condita da un destro potentissimo, che si insacca all’angolino. 1-0 e primo gol granata per l’ivoriano, che meglio di così non poteva debuttare al “Bettinazzi”.

In questo terreno la fisicità di Gnago è inaffrontabile per i difensori bergamaschi, peraltro messi in ambasce anche dagli altri corazzieri offensivi granata, Fyda e Buongiorno. Ci pensa quest’ultimo (35’) a mettere sulla testa di un imprendibile Petdji un pallone solo da infilare in rete, per il 2-0. In mezzo, un semplice intervento di Vadjunec su Ferrari e due spunti dell’ottimo Badon (schierato in luogo dell’acciaccato Moretti), seguiti da un’altra fuga di Gnago (esce bene Cavalieri).

Ma i granata sono troppo superiori sotto tutti i punti di vista e al 40’ chiudono i conti: angolo di un Serena ‘on fire’ e tocco vincente sul secondo palo di Gentile, che vale il 3-0. Nella ripresa l’Adriese controlla agevolmente l’incontro, sotto una pioggia sempre più battente e un vento sempre più forte. E, dopo i tentativi di Petdji (4’), Fyda (11’) e Montin (17’), ecco il meritato poker, siglato dal solito Gnago, abile a sublimare una bella azione corale e con un tocco in area sull’assist di Fyda. 4-0 e gara chiusa, dal risultato non ritoccato dalla sterile reazione finale bergamasca.

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