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Arrestato per stalking, ma era a cena con la ex

Incontro pienamente consensuale, episodio surreale nel Vicentino

Maltrattata e derisa sui social: scatta il braccialetto elettronico

A Schio, in provincia di Vicenza, si è verificato un episodio che ha dell'incredibile e che solleva interrogativi sulla complessità delle relazioni umane e delle misure legali. Un uomo di 42 anni, già indagato per stalking, è stato arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex moglie, nonostante l'incontro fosse stato apparentemente consensuale. La vicenda si è svolta domenica sera, quando il braccialetto elettronico dell'uomo ha fatto scattare un allarme, portando i carabinieri a intervenire.

La misura del divieto di avvicinamento, monitorata tramite braccialetto elettronico, è una delle soluzioni adottate per proteggere le vittime di stalking e violenza domestica. Tuttavia, l'episodio di Schio mette in luce le sfide che sorgono quando le dinamiche personali si intrecciano con le restrizioni legali. L'ex moglie dell'uomo ha cercato di giustificare l'incontro, spiegando che la cena era stata organizzata di comune accordo come parte di un tentativo di ricostruzione del loro rapporto.

Nonostante le spiegazioni fornite dalla donna, le autorità hanno proceduto con l'arresto dell'uomo, confermando la misura restrittiva. Questo solleva una domanda cruciale: fino a che punto le leggi possono e devono intervenire nelle relazioni personali, soprattutto quando entrambe le parti sembrano essere d'accordo su un incontro? La legge, in questo caso, ha agito in modo rigido, seguendo il protocollo per garantire la sicurezza della vittima, ma non senza suscitare dibattiti.


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