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Esplode la pertosse, allarme per i bimbi

Casi in netto aumento, il problema è il calo delle vaccinazioni

Muore a 51 anni dopo la prima dose di vaccino


Un numero sorprendente di casi di pertosse è stato registrato nell'ultimo anno, con ben 473 infezioni segnalate nell'Ulss 6, un aumento drammatico rispetto ai soli 14 casi dell'anno precedente. Questo dato allarmante solleva interrogativi sulla gestione della salute pubblica e sull'efficacia delle campagne vaccinali nella regione. La pertosse, una malattia prevenibile con il vaccino, sembra aver trovato terreno fertile in un contesto di "stanchezza vaccinale", fenomeno che ha portato a un calo delle coperture vaccinali sia tra i bambini che tra gli adulti.

Nonostante l'Ulss 6 sia riconosciuta come una delle aziende sociosanitarie più virtuose d'Italia per la somministrazione di vaccini, il calo delle coperture vaccinali rappresenta una sfida significativa. Le vaccinazioni pediatriche sono in lieve diminuzione, mentre cresce l'impegno verso le vaccinazioni per i pazienti fragili e i viaggiatori internazionali. Tuttavia, il fenomeno della "stanchezza vaccinale" ha portato a una riduzione delle coperture per le vaccinazioni stagionali, influenzali e anti-Covid. In controtendenza, le vaccinazioni per pneumococco e zoster tra i fragili e i viaggiatori mostrano un trend positivo, così come la somministrazione del monoclonale contro la bronchiolite nei neonati.

Il Veneto si trova di fronte a un cambiamento demografico significativo, con un calo del 36,7% delle nascite negli ultimi 14 anni e un aumento della popolazione anziana. L'indice di vecchiaia dell'Ulss 6 è del 202,7%, con due persone over 65 per ogni under 14. Questo invecchiamento porta a un aumento dei "fragili", persone con esenzioni per patologie croniche, che rappresentano una sfida crescente per il sistema sanitario.


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