VOCE
PALAZZO CELIO
14.12.2024 - 08:00
Un lungo applauso ha accolto il nuovo titolo della sala consiliare della Provincia che da venerdì mattina si chiama “sala consiliare Giacomo Matteotti”. Il via libera all’intitolazione, proposta a luglio dall’associazione culturale Giacomo Matteotti, è arrivato in due tempi: dapprima il voto all’unanimità è stato espresso dai 33 amministratori comunali presenti all’assemblea dei sindaci e, successivamente, l’ok unanime è stato dato dal consiglio provinciale. L’approvazione in due tempi è stata una precisa volontà del presidente di palazzo Celio Enrico Ferrarese, come lui stesso ha spiegato: “Ho personalmente voluto che la discussione della proposta dell’associazione culturale Giacomo Matteotti avvenisse in assemblea dei sindaci perché deve essere una esperienza condivisa. Il parere espresso dall’assemblea è necessario per consegnare al consiglio provinciale il mandato di deliberare l’intitolazione. Per quanto rappresentato da Giacomo Matteotti, con questo provvedimento consegniamo al futuro, soprattutto ai giovani, il migliore dei messaggi”.
Particolarmente significativi sono stati gli interventi dei sindaci che hanno fatto seguito alle parole di Ferrarese. “Chi fa politica non può non riconoscere l’integrità politica e giuridica di Matteotti che è a fondamento della nostra Costituzione” ha dichiarato il sindaco di Trecenta Anna Gotti, “siamo tutti felici oggi di portare avanti questa iniziativa arrivata il 10 luglio” ha aggiunto il primo cittadino di Adria Massimo Barbujani mentre il sindaco di Fratta Polesine Giuseppe Tasso, che è anche presidente del comitato provinciale polesano delle commemorazioni per il centenario dell’assassinio per mano fascista del deputato nato, appunto, a Fratta (e che è stato anche consigliere provinciale nel 1910) ha ricordato che Matteotti “ha rappresentato anche un nuovo metodo per governare il territorio”.
Dopo l’ok all’intitolazione da parte del consiglio provinciale, il presidente dell’Associazione culturale Giacomo Matteotti Giancarlo Moschin ha commentato: “Oggi la Provincia è più ricca perché ha saputo valorizzare nella memoria il suo figlio migliore”. Nel testo del deliberato, al quale è stata anche allegata una lettera del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si legge: “Giacomo Matteotti nella nostra provincia e nel mondo simbolo universale della lotta al sopruso, del ripudio della guerra e in difesa dei più deboli”.
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