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Profanato il "sacrario di Giulia", choc e rabbia

La comunità risponde con un immediato impeto di solidarietà

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A Padova, nel cuore del quartiere Portello, un gesto di vandalismo ha scosso la comunità. La foto di Giulia Cecchettin, giovane studentessa uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta l'11 novembre 2023, è stata strappata dalla sua cornice e gettata a terra. La cornice, laccata di rosso e di poco valore economico, è stata rubata insieme ai fiori che spesso venivano lasciati in omaggio da studenti e passanti. Questo atto ignobile non solo ha violato la memoria di Giulia, ma ha anche ferito profondamente chi la conosceva e chi, pur non avendola mai incontrata, si era affezionato alla sua storia.

Nonostante la brutalità del gesto, la risposta della comunità è stata immediata e commovente. La pasticceria Manzato, situata nei pressi del luogo dove la foto era esposta, ha deciso di "adottare" l'immagine di Giulia, collocandola al di là del bancone, tra le mensole che espongono i prodotti. Da quella posizione, Giulia continua a sorridere agli avventori, accompagnata da una dedica affettuosa scritta su un cartoncino giallo: "Proprio qui dove, Tra una lezione e l’altra, Sorridevi Spensierata e Ti preparavi al Futuro. – Dedicato a Te Immensamente Giulia".

Le dipendenti della pasticceria hanno espresso il loro sconcerto per l'accaduto, ma anche la determinazione a proteggere la memoria di Giulia: "Siamo sconvolti, non riusciamo a capire come una persona possa compiere un gesto del genere. Non ci sono parole. Un atto vergognoso, speriamo che qualcuno possa capire chi è stato e che la persona che si è resa responsabile di un’azione così indegna, possa essere quanto prima identificata", hanno commentato.

Il quartiere Portello, frequentato da centinaia di studenti, è un luogo di vita e convivialità. La foto di Giulia, posizionata in un punto di passaggio, era diventata un simbolo di riflessione e memoria. L'immagine, che ritrae Giulia sorridente e serena, rappresenta non solo il ricordo di una giovane vita spezzata, ma anche un monito contro la violenza di genere. La cerimonia che si terrà oggi, 16 dicembre, al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di via Gradenigo, con la rettrice Daniela Mapelli, per intitolarle un’aula, è un ulteriore segno di quanto Giulia sia ancora presente nei cuori di chi l'ha conosciuta e di chi continua a lottare affinché storie come la sua non si ripetano.


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