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Chiara muore nello schianto, la città sotto choc

E' figlia dell'ex dirigente comunale Alberto Moscardi, sorella del rugbista dei Bersaglieri Matteo

Chiara muore nello schianto, la città sotto choc

E' Chiara Moscardi, 26 anni, giovane psicologa rodigina, residente a Padova, figlia di Alberto Moscardi, ex dirigente comunale ai Lavori pubblici a Rovigo, sorella del rugbista dei Bersaglieri Matteo Moscardi, la vittima del terribile incidente stradale avvenuto oggi, verso le 13, in A4 tra gli svincoli di Cessalto (Treviso) e Noventa di Piave (Venezia) in direzione Milano

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Chiara aveva una laurea magistrale in psicologia clinico-dinamica conseguita all'Università degli Studi di Padova. Ha frequentato il liceo scientifico Pietro Paleocapa di Rovigo. 

Lavorava per la cooperativa Cosep che svolge per il Comune i servizi del Drop In (Stop and Go e New Way) per le persone più fragili a Mestre.

Era in servizio quando si è verificato il tremendo incidente. Il furgone sul quale si trovava assieme ad altre persone, secondo le prime ricostruzioni, ha impattato contro un mezzo pesante. Chiara sedeva nel posto del passeggero. E' rimasta gravemente ferita anche una amica.

Al momento, nessuna dichiarazione ufficiale dalla Rugby Rovigo, mentre arrivano i messaggi di cordoglio dei compagni di squadra di Matteo.

Matteo Ferro, capitano della Rugby Rovigo, a nome proprio e dei compagni ha detto: “Prima come amico che come compagno sono sotto shock per la notizia, un abbraccio alla famiglia e condoglianze da parte di tutti i ragazzi in questo momento drammatico”.

Tra i tifosi, tra i primi ad esprimere cordoglio al giocatore e alla famiglia, c’è Fabio Baroni, presidente di passione Rossoblù: “Quando viene a mancare un giovane è sempre una disgrazia. La scomparsa di Chiara Moscardi, sorella di Matteo ci ha lasciato sconcertati. La vedevamo spesso al Battaglini al fianco di papà Alberto (altra gloria della Rugby Rovigo) venire a sostenere il fratello che giocava. A Matteo Moscardi e a tutta la famiglia va il mio cordoglio personale e di tutta Passione Rossoblù, per quest’improvviso lutto che l’ha colpito”.

E Stefano Padoan, presidente Posse Rossoblù, aggiunge: "Non si può morire a 26 anni nel pieno della vita, si stava creando un futuro. E in un attimo finito tutto. Un pensiero ai genitori e al fratello Matteo e un forte abbraccio".

Anche l'amministrazione comunale di Rovigo ha voluto esprimere il proprio cordoglio per questa devastante notizia. "Il Sindaco Valeria Cittadin e tutta la Amministrazione Comunale sono sgomenti per il lutto che ha colpito la città di Rovigo. Un abbraccio ai familiari di Chiara Moscardi in questo momento di dolore inestimabile", recita infatti la nota.

In casa di Chiara Moscardi si è sempre respirato aria di rugby. Il papà Alberto è stato anche nazionale mentre il fratello minore Matteo proprio sabato scorso ha giocato con la fascia di capitano della Rugby Rovigo. E rossoblù sono stati anche gli zii Alessandro e Marco.

Matteo Moscardi, rossoblù numero 661, con Rovigo è stato Campione d'Italia nel 2021 e 2023 e ha vinto una Coppa Italia nel 2020. Cresciuto nelle fila rossoblù, Matteo Moscardi ha cambiato colori solo per una breve parentesi nella prima parte della stagione sportiva 2022/23 quando si è trasferito a Parma con le Zebre Rugby per poi ritornare alla Femi Cz Rovigo.

Rodigino doc, Matteo cresce fin da piccolo indossando la maglia rossoblù. Passato poi nel centro di formazione permanente Under18 di Treviso, esordisce in Serie A con l’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” e nel Campionato Peroni Top 10 con i bersaglieri nel 2019. Moscardi ha indossato anche la maglia azzurra in Under17, Under18 e nel 2018 ha giocato con la Nazionale Under20. Nel 2019, partecipa anche al Sei Nazioni Under20 e al World Rugby Under20 Championship in Argentina.

Papà Alberto Moscardi è stato non solo giocatore della Rugby Rovigo, col quale vinse lo scudetto nella stagione 1989-90, ma anche della Benetton Treviso e con i colori biancoverdi ha vinto altri 5 scudetti (1996-97; 1997-98; 1998-99; 2000-01; 2002-03) e una Coppa Italia (1997-98).

Nell'aprile 1993 ha esordito in Nazionale a Coimbra contro il Portogallo in un incontro valido per la Coppa FIRA 1992-94; fu la prima di 45 partite, delle quali 20 da capitano. Ha giocato anche alla Coppa del Mondo in Galles nel 1998 ed è stato capitano al Sei Nazioni 2002, nel corso del quale chiuse la sua carriera azzurra (a Roma) contro l'Inghilterra.

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