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“Una rottura incomprensibile”

Il commissario Fdi Amidei sul cambio del capogruppo: “Agire così squalifica il partito”

“Una rottura incomprensibile”

La sostituzione del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Rovigo continua a far discutere. Soprattutto per il metodo che è stato utilizzato da parte di cinque consiglieri dei nove che formano la principale compagine di maggioranza che ha silurato Nello Piscopo affidando l’incarico a Renato Campanile. Ad intervenire, a distanza di quasi 48 ore dal “blitz”, è il commissario provinciale del partito, il senatore Bartolomeo Amidei che martedì, durante una pausa dei lavori a Palazzo Madama, ha fatto sentire la propria voce.

Una voce che, letta tra le righe, suona come una tirata d’orecchie forte e chiara. “Questa situazione che ho appurato quando già avvenuta - afferma Amidei - non qualifica il metodo che, invece, andrebbe messo in atto in un altro modo. Perché qualora in un gruppo di nove consiglieri non ci fosse stata unanimità, e in questo caso c’è una maggioranza abbastanza risicata, sarebbe bastato trovarsi, riunire il gruppo, chiamare il referente, che poi sono io, il quale avrebbe preso atto della volontà e, in un qualche modo, si sarebbe addivenuti ad una soluzione condivisa. Un lazzo del genere va prima di tutto a testimoniare una rottura tra consiglieri che si fatica a comprendere e, in secondo luogo, non è qualificante per l’immagine del partito”.

La dichiarazione del commissario non lascia spazio a dubbi: agire diversamente era possibile. Ma non è stato fatto. Deliberatamente o meno, il gruppo formato da Fabio Benetti, Paola Bettarello, Renato Campanile, Elena Pavan e Marco Venuto si è mosso in modo autonomo e ha battuto la strada della sostituzione del capogruppo in “solitaria”, apponendo le firme ad un documento in cui si annuncia l’avvicendamento. Documento che poi è stato trasmesso via pec. Il tutto è avvenuto domenica scorsa, in tarda serata. E nessuno era stato messo al corrente, neanche il coordinatore provinciale Amidei. Cosicché il botto, alla fine, è stato ancora più fragoroso.

Intanto, martedì sera l’intera maggioranza si è ritrovata al ristorante da Mino, in viale Porta Adige, per una cena con scambio di auguri in vista delle festività. E chissà che il momento convivale non contribuisca a distendere il clima che all’interno di Fratelli d’Italia è diventato decisamente rovente. Difficile, infatti, pensare che a stretto giro possa essere sanata la frattura tra le due anime del partito: da una parte quella che fa riferimento all’assessore regionale ed ex coordinatrice provinciale Valeria Mantovan formata dai cinque consiglieri comunali su indicati insieme all’ex assessore Mattia Maniezzo e l’assessore Matteo Zangirolami lanciato verso il congresso per la segreteria comunale di Rovigo, dall’altra quella del commissario provinciale Amidei e dell’ex capogruppo Piscopo insieme al presidente del consiglio Mattia Moretto e il consigliere Sara Moretto. A questo punto, quindi, a Fdi non resta che percorrere la strada della convivenza puntando a renderla il più “civile” possibile.

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