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Botti: più sconsigliati che vietati

Ordinanza anti fuochi a Rovigo e ad Adria. “Raccomandazioni” a Lendinara, Porto Tolle e Rosolina

Botti: più sconsigliati che vietati

Rovigo e il suo sindaco, Valeria Cittadin, diranno “no” ai fuochi di Capodanno. Si attende nei prossimi giorni l’ordinanza sindacale che Cittadin ha anticipato alla Voce di Rovigo. Il divieto dei botti di fine anno è dettato dalla sensibilità verso gli animali che sono molto spaventati dagli scoppi.

Il dibattito tra chi vuole tutelare il rispetto per i nostri amici a 4 zampe e rispetto degli animali e chi ha voglia di inaugurare in grande stile il nuovo anno, è sempre molto vivace.

Le altre amministrazioni polesane, come hanno deciso di muoversi quest’anno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni sindaci dei Comuni della provincia. Lendinara, ad esempio, non ha in previsione una ordinanza, come spiega il suo sindaco, Francesca Zeggio: “Farò, però, le consuete raccomandazioni sull’utilizzo consapevole dei botti ai miei concittadini”. “Non ho ancora deciso – commenta invece il sindaco di Badia Polesine, Giovanni Rossi – Venerdì (il 20) avremo giunta, ne parleremo e decideremo insieme. Certo è che il problema poi diventa garantire i controlli per il rispetto della ordinanza”.

Deciso a vietarli con fermezza, come tra l’altro ha fatto anche lo scorso anno, il sindaco di Adria, Massimo Bobo Barbujani: “Penso che mi comporterò esattamente come lo scorso anno”, afferma, quando i botti furono vietati dalle ore 14 di Capodanno e fino all'1 gennaio, chiaramente fatti salvi eventuali spettacoli di fuochi d'artificio autorizzati secondo la normativa vigente. Il divieto riguardava i luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, ove transitano o sostano persone o animali, i luoghi di aggregazione o i siti affollati, le aree a rischio di propagazione incendi, le zone nei pressi dell'ospedale, delle scuole di ogni ordine e grado, dei luoghi di culto religioso, nelle vicinanze di monumenti, di edifici o aree di valore storico ed archeologico, di pregio architettonico, di importanza naturalistica ed ambientale.

Niente ordinanze ma solo raccomandazioni, invece, anche a Rosolina: “Non faremo ordinanze – spiega il sindaco Grossato - Come ogni anno chiederemo di usare il buon senso e il rispetto dei luoghi sensibili come le vicinanze della casa di riposo”.

Anche Porto Tolle porterà avanti la sua campagna di sensibilizzazione della popolazione: “Metteremo fuori, come facciamo ogni anno, manifesti che suggeriscono meno botti e più divertimento – conferma il sindaco Roberto Pizzoli – Una campagna di sensibilizzazione all’uso consapevole dei botti nel rispetto degli animali che stiamo portando avanti ormai da 5 anni. Far rispettare le ordinanze diventa complesso, la sensibilizzazione è più efficace”.

Le ordinanze anti botti, infatti, hanno il forte limite della garanzia del rispetto, con organici di polizia locale non sempre adeguati alle esigenze. Senza il cosiddetto “terzo turno”, diventa davvero difficile che le ordinanze non rimangano solo sulla carta.

Terzo turno che, invece, a Rovigo è assicurato dalla recente introduzione delle armi nel corpo della polizia locale, che consente agli agenti di organizzare anche i turni (e i controlli) serali.

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