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Fleximan è tornato: velox segato

Nuovo raid, a mesi di distanza dall'ultimo, a Rivà di Ariano

Velox segati: la rivolta sconfina oltrePolesine

Ci risiamo. Un altro velox abbattuto, a mesi di distanza dall’ultimo episodio in Polesine. Un caso clamoroso, sulle cui implicazioni ora dovranno lavorare gli investigatori.

E’ accaduto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 18 dicembre, a Rivà di Ariano nel Polesine, dove è stato segato il dispositivo per la rilevazione automatica dei superamenti del limite di velocità. Tra l’estate del 2023 e gennaio del 2024, il Polesine era assurto alle cronache nazionali per il taglio sistematico degli autovelox fissi.

Ecco l'elenco degli assalti che sono stati inventariati: tra il 28 e il 29 maggio e tra il 1° e il 2 novembre a Giacciano; a Mazzorno Destro, l'ignoto ha colpito nella notte tra il 5 il 6 agosto e nella notte tra il 25 e il 26 dicembre; a Bosaro tra il 18 e il 19 luglio e tra il 18 e il 19 maggio; a Corbola nella notte tra il 25 e il 26 dicembre; a Rosolina nella notte tra il 3 e il 4 gennaio. Altri episodi simili erano avvenuti in provincia di Padova, oltre che in altre località molto più lontane dal Polesine.

Nel corso delle indagini, i carabinieri avevano individuato un possibile responsabile di parte di questi blitz. Le indagini, a quanto reso noto all’epoca, sono ancora in corso.

Ora, interviene questo nuovo episodio, a distanza di mesi e mesi dall’ultimo. Resta ovviamente da vedere se vi possa essere un collegamento tra questo raid e i precedenti; tenendo presente, comunque - e non è un particolare da poco - che è tuttora da dimostrare che tutte le incursioni in Polesine siano ascrivibili a una unica mano.

Di quanto accaduto a Rivà di Ariano nel Polesine sono stati immediatamente avvertiti i carabinieri, che ora condurranno tutte le indagini del caso.

Tornando all’ultimo episodio, quello di Taglio di Po, il primo intervento è stato gestito dal personale della polizia locale, guidato dal commissario Maurizio Finessi. Dell’accaduto sono stati, ovviamente portati a conoscenza anche i carabinieri, che stanno gestendo, tramite le varie Compagnie presenti in Polesine - Rovigo, Adria e Castelmassa - i vari episodi avvenuti, dividendoseli in base al criterio della competenza territoriale.

A complicare gli accertamenti, contribuiscono vari fattori: da una parte, il fatto che la manovra necessaria per “tagliare” il velox sia piuttosto elementare, per chi è in grado di manovrare con destrezza un flessibile e, quindi, non sia “patrimonio” di pochi professionisti facilmente individuabili. Poi, il fatto che difficilmente le telecamere di sorveglianza, quando presenti, hanno catturato particolari interessanti, anche perché, ultimamente, sono sempre state scelte notti di nebbia, per colpire.

E, ancora, il fatto che la tipologia di reato contestabile, ossia il danneggiamento, non consenta di chiedere e ottenere strumenti investigativi avanzati come le intercettazioni.
Un bel rebus, insomma, quello che si trovano tra le mani i carabinieri.

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