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Movida, retromarcia del Comune

L’amministrazione comunale fa un passo indietro sulla stretta all’apertura dei bar in orario notturno

Movida, retromarcia del Comune

L’amministrazione comunale fa un passo indietro sulla stretta all’apertura delle attività in orario notturno. Con una nuova ordinanza e con un anticipo di una decina di giorni rispetto alla naturale scadenza del provvedimento, il sindaco Giovanni Rossi ha recentemente revocato il documento con cui, ad inizio dello scorso mese di novembre, aveva imposto la chiusura dei pubblici esercizi dall’1 alle 5 con sgombero degli avventori e clienti, dal lunedì alla domenica. Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire da oggi e, oltre ad essere rese note alla cittadinanza tramite la pubblicazione all’albo pretorio online, dovranno essere affisse all’ingresso delle attività interessate.

Come si evince dal testo sottoscritto dal primo cittadino, si è deciso di revocare la precedente ordinanza in considerazione della “relazione del comando di Polizia locale relativa alla sicurezza urbana, nella quale si dà atto che non si sono più verificati episodi di degrado, violenza e di turbamento della quiete pubblica”.

Nell’atto emesso lo scorso novembre, infatti, veniva considerata “la forte recrudescenza del fenomeno della movida e dei suoi effetti più distorsivi, che si sono tradotti in ripetuti episodi di disturbo della quiete pubblica e vandalismo, su tutto il territorio comunale”, e l’amministrazione aveva visto la “urgente necessità e volontà di assicurare al territorio adeguate condizioni di sicurezza e convivenza civile”, che hanno portato a procedere “mediante azioni di natura eccezionale per il tempo indispensabile a porre in essere misure di significativa riduzione del rischio, fatta salva l’opportuna verifica a conclusione del periodo”.

Anche nella precedente ordinanza, che avrebbe dovuto rimanere in vigore fino al prossimo 30 dicembre, si faceva riferimento ad una relazione del responsabile della Polizia locale relativa alla sicurezza urbana, nella quale si evidenziava che “il consumo di bevande alcoliche è spesso causa di fenomeni di degrado, violenza e di turbamento della quiete pubblica. Questi deprecabili comportamenti assumono maggiore rilevanza durante l’orario notturno dove è più frequente la presenza di persone negli esercizi pubblici, per cui il consumo smodato di alcool determina maggior impatto sulla percezione di insicurezza e di degrado”.

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