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Rovigo

Infiorata, tradizione rispettata

Dopo il rinvio dell’8 dicembre, srotolato lo stendardo su palazzo Nodari

Infiorata, tradizione rispettata

“Quello che si apre è un tempo per capire che la strada che il Signore ci indica è quella di incontrarlo nel nostro prossimo”. Il vescovo Pierantonio Pavanello, con queste parole, ha aperto il rito dell’Infiorata, straordinariamente celebrata nella quarta domenica d’Avvento (non a caso “quella dedicata alla Vergine”) e non nella sua naturale collocazione dell’8 dicembre, giornata funestata dal maltempo e da decine di interventi dei vigili del fuoco in tutta la provincia.

E proprio i vigili del fuoco del comando provinciale, guidati dal comandante Alessandra Bascià, sono stati i grandi protagonisti della cerimonia di ieri, che ha saputo radunare - ancora una volta - centinaia di rodigini, tutti con il naso all’insù per assistere al rinnovo di un rito profondamente radicato nell’identità della città. E pazienza se, proprio quando sono iniziate le manovre, a una ventina di metri da terra, è iniziato a piovere: nessuno ha abbandonato il proprio posto per cercare riparo sotto ai portici, pur di non perdersi un istante delle evoluzioni, descritte dalla voce di Delta Radio Paolo De Grandis.

La prima a scendere dal cestello dell’autoscala, con la corona di fiori gialli da apporre alla statua della Madonna sulla loggia dei Nodari, è stata la vigile del fuoco Giulia Brancaglion. A stretto giro, alle 17.20, è toccato ai colleghi vigili esperti Gilberto Tupone e Francesco Tiberio scendere dal campanile per srotolare lo stendardo dedicato alla Madonna, mentre dal cestello piovevano petali. Ad assistere alla manovra, il vigile coordinatore Manuelo Bertotti, il vigile Thomas Sattin all’autoscala e la vigile Lisa Pavan. A terra, presente anche l’ispettore antincendio Paolo Pizzo, oltre ai vigili del fuoco del gruppo cinofili e agli uomini della polizia locale.

Schierati, assieme al vescovo affiancato da don Christian Malanchin, parroco di San Bortolo, il sindaco Valeria Cittadin con la sua giunta praticamente al completo, il viceprefetto Fabrizio Cesarino, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, il deputato Nadia Romeo e i comandanti delle forze dell’ordine.

“Ringrazio i vigili del fuoco e la comandante Bascià: è partita proprio da loro la disponibilità a essere presenti in questa giornata”, ha detto la Cittadin. “Siamo vicini alla gente nei momenti di difficoltà, ci fa piacere esserlo anche in quelli di gioia”, ha risposto la stessa Bascià. Quindi il vescovo ha ammonito: “Verrà Natale se saprete aprite i vostri cuori e ascoltare Gesù”.

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