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Lendinara

“Salviamo l’edicola monumentale”

Da Italia Nostra appello recuperare la Madonna con Bambino del Monte di Pietà sul municipio

“Salviamo l’edicola monumentale”

La sezione di Rovigo dell’associazione Italia Nostra si è fatta portavoce dell’istanza di recupero di un bene storico-artistico che al momento versa “in precario stato di conservazione”. Si tratta dell’edicola monumentale che raffigura la Madonna con Bambino del Monte di Pietà, sul muro esterno del palazzo municipale di Lendinara, sul lato nord in via Garibaldi. Per questo è stata organizzato un incontro di approfondimento sul bene rinascimentale, aperto dai saluti del presidente di Italia Nostra Rovigo Fabio Bellettato, del sindaco di Badia e consigliere provinciale Giovanni Rossi, del vicesindaco Natale “Claudio” Dallagà e del direttore della Cittadella della Cultura Nicola Gasparetto.

“L’iniziativa - ha commentato Dallagà - ci dà modo di illustrare un’opera importante che era sulla facciata del Monte di Pietà, primo banco di pietà del Polesine. Nei giorni scorsi abbiamo effettuato una pulizia e abbiamo potuto riscontrare visivamente, non tecnicamente, che non presenta un degrado eccessivo. Però dobbiamo valorizzarla, com’è stato fatto negli ultimi anni per altri beni lendinaresi, l’ultimo dei quali è la grata lignea dei Canozi.” Rossi ha aggiunto: “Quello che resta dopo di noi è questa meraviglia che il nostro Polesine ha la fortuna di avere. Il ruolo di noi amministratori dev'essere quello di investire le poche risorse che le amministrazioni hanno per tutelare questi beni.” La parola è poi passata a Andreina Milan, consigliere della sezione provinciale dell’associazione, che ha presentato il bene artistico e ha accompagnato i numerosi presenti a visitarlo. “Il compito di Italia Nostra - ha detto - non è quello di denunciare o creare casi, ma stimolare persone e istituzioni a guardare quello che c'è e amarlo.” L’edicola infatti si caratterizza per l’intento devozionale e di decoro urbano tipico della Rinascenza veneta, posto ad evidenziare l’accesso al Monte di Pietà, aperto nel 1501.

Il gruppo di visitatori è poi stato accolto nella Sala Canoziana del Palazzo comunale dove Gasparetto ha presentato l’antica grata opera di Lorenzo e Cristoforo Canozi, celebri intagliatori lendinaresi, un manufatto quattrocentesco conservato ormai da 150 anni nel Municipio, dalla data di soppressione del monastero di Santa Maria Nuova della Braglia. L’intervento di restauro si era concluso negli ultimi mesi dello scorso anno per la somma complessiva di 20mila euro di cui 10mila di contributo regionale, per restituire ai visitatori quella che può a pieno titolo essere considerata l’opera d'arte più preziosa di proprietà comunale. “È importante che le sezione rodigina di Italia Nostra abbia preso a cuore un'opera così preziosa per la comunità lendinarese come la Madonna col Bambino - ha poi concluso il sindaco, Francesca Zeggio - perché legata a un antichissimo istituto e anche perché affacciato sulla piazza centrale della nostra città. Una sensibilizzazione che d’altronde si inserisce in un programma di recuperi che l'Amministrazione di Lendinara ha sempre considerato prioritario. Come amministratori siamo impegnati quotidianamente a ricercare opportunità e finanziamenti per riqualificare i nostri beni e promuovere il territorio”.

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