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Centenaria derubata di 80mila euro

In due sotto accusa

53enne picchia selvaggiamente l'anziana madre

È una storia che sembra uscita da un romanzo giallo, quella che ha coinvolto una donna di 104 anni, residente nel cuore di Mestre. La vicenda ha inizio in una tranquilla mattina di agosto, quando la signora, dopo una breve visita al bar, si accorge di aver smarrito le chiavi di casa. Al suo rientro, la scoperta: la madia è stata forzata e 80mila euro sono spariti. Un colpo che ha lasciato la comunità attonita, non solo per l'audacia del furto, ma anche per la vulnerabilità della vittima, una figura simbolo di longevità e resilienza.

La procura di Mestre ha individuato due sospetti, entrambi originari del Napoletano. Tuttavia, l'applicazione della nuova legge, voluta dal ministro Carlo Nordio, ha introdotto una svolta significativa nel procedimento giudiziario. Prima di poter emettere una misura cautelare, il giudice è ora obbligato a convocare gli indagati per informarli dell'inchiesta e ascoltare la loro versione dei fatti. Questo cambiamento, se da un lato mira a garantire una maggiore tutela dei diritti degli indagati, dall'altro solleva interrogativi sull'efficacia delle indagini preliminari.

I due sospetti, accompagnati dal loro legale, l'avvocato Mauro Serpico, si sono presentati di fronte alla gip Claudia Ardita. Come spesso accade in questi casi, hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una decisione che, sebbene legittima, lascia aperti molti interrogativi sulla loro effettiva responsabilità. Nei prossimi giorni, sarà compito del giudice valutare se esistono prove sufficienti per procedere con l'arresto, come richiesto dal pm Giorgio Gava.


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