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GUARDIA COSTIERA

Bloccata una nave delle Isole Marshall, gravi irregolarità

Sicurezza e gestione ambientale sotto esame

Equipaggio impreparato, la Guardia Costiera ferma la nave

Nel cuore pulsante di Venezia, una città che da secoli si confronta con il mare, una nave battente bandiera delle Isole Marshall è stata fermata nel porto, sollevando interrogativi cruciali sulla sicurezza marittima e la gestione ambientale. La maxi-portarinfusa, lunga oltre 220 metri e con una stazza di oltre 43mila tonnellate, è gestita da una società greca e ha visto la sua navigazione interrotta a causa di 13 gravi irregolarità riscontrate dalla Guardia Costiera. Ma cosa significa questo episodio per la sicurezza dei mari e la tutela dell'ambiente?

La scoperta più allarmante riguarda il completo malfunzionamento dell'unica imbarcazione di salvataggio di tipo free-fall. In caso di emergenza, questa imbarcazione sarebbe risultata inoperativa, mettendo a repentaglio la vita dei marinai. È come trovarsi in un edificio in fiamme senza una via di fuga: un rischio inaccettabile per chi lavora in condizioni già di per sé pericolose. Le carenze non si fermano qui. Sono state rilevate avarie a macchinari cruciali come quelli antincendio e ausiliari, oltre a carenze nelle misure di sicurezza per l'equipaggio. 


Oltre alle questioni di sicurezza, la nave presenta anche una gestione inadeguata dei rifiuti a bordo. In un'epoca in cui la sostenibilità ambientale è al centro del dibattito globale, la negligenza nella gestione dei rifiuti marittimi rappresenta un grave problema. Le navi sono spesso considerate delle "città galleggianti", e come tali, devono gestire i rifiuti in modo responsabile per evitare di inquinare i mari. Le carenze emerse in questo ambito sono particolarmente preoccupanti, considerando l'impatto devastante che l'inquinamento marino può avere sugli ecosistemi e sulla biodiversità.

Le carenze nelle procedure di emergenza, soprattutto in caso di incendio, sono un altro aspetto critico emerso dai controlli. In un contesto marittimo, dove il tempo di reazione è spesso limitato, avere procedure di emergenza ben definite e funzionanti è essenziale per prevenire disastri. La nave, pertanto, rimane agli ormeggi e non potrà riprendere la navigazione fino a quando non saranno risolte tutte le irregolarità riscontrate. Questo episodio mette in luce l'importanza di un monitoraggio continuo e rigoroso delle condizioni di sicurezza a bordo delle navi, non solo per proteggere l'equipaggio, ma anche per salvaguardare l'ambiente marino.

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