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Il messaggio del vescovo

"Coltiviamo la nostra comunità"

Gli auguri del vescovo Pierantonio Pavanello per un Natale di speranza e impegno comunitario

"Coltiviamo la nostra comunità"

Il Natale si rinnova come tempo di speranza per l’umanità, ma anche come invito alla riflessione e all’azione. Monsignor Pierantonio Pavanello, vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo, ha centrato i suoi messaggi e le omelie natalizie sull’urgenza di una speranza affidabile, in grado di rispondere al bisogno profondo di luce e senso in un mondo segnato da conflitti, divisioni e disorientamento.

Nel suo messaggio augurale, il Vescovo ha sottolineato che fare gli auguri non è solo un gesto di cortesia, ma un atto di speranza e responsabilità: “A Natale la speranza ha un volto e un nome: Gesù di Nazareth. Gli auguri ci impegnano a rendere concreti i nostri desideri, trasformandoli in azioni che costruiscano una comunità più giusta e solidale”. Questo invito si lega all’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, richiamato dal Vescovo, contro la polarizzazione sociale e culturale.

Nelle celebrazioni liturgiche, il vescovo Pavanello ha sviluppato il tema del Natale come luce nelle tenebre. Durante la vigilia, al Tempio Civico della Rotonda di Rovigo, ha affrontato il peso delle guerre e delle tensioni globali, denunciando il rischio che l’odio diventi un’abitudine sociale. “Abbiamo bisogno della luce di Betlemme per non rassegnarci all’odio, alla violenza e all’esclusione dei più deboli”, ha detto, indicando Gesù come modello di speranza per la società civile.

Nel cuore della notte, nel Duomo di Rovigo, il Vescovo ha riflettuto sul contrasto tra luce e tenebre, interpretando il presepe come simbolo di rinascita: “Dio si fa vicino nella debolezza, e i pastori, umili e semplici, diventano i primi testimoni di un nuovo inizio”. Un invito, ha osservato, che vale per ciascuno, come opportunità di un rinnovamento interiore e comunitario.

La mattina di Natale, nella Cattedrale di Adria, Pavanello ha sviluppato il tema del cammino, ispirandosi ai pastori che si incamminano verso Betlemme. Ha collegato questo invito al percorso del Giubileo, iniziato dal Papa la sera della vigilia e che coinvolgerà la diocesi nei prossimi mesi. “Il Natale ci sprona a metterci in cammino, non solo come credenti, ma come comunità chiamata a costruire fraternità e giustizia”.

Infine, nella messa serale di Natale a Rovigo, il vescovo ha sintetizzato il cuore del messaggio natalizio: la speranza come fondamento per il futuro. “Senza speranza non c’è pace, né giustizia, né impegno per la fraternità. La speranza che il Natale ci dona non è un’illusione, ma un dono che orienta il cuore verso una meta degna e duratura”. Le parole del Vescovo, nel solco della tradizione cristiana, si sono rivelate anche un monito per il nostro tempo, esortando a riscoprire nella fede e nella condivisione i valori di unità e solidarietà, fondamentali per affrontare le sfide del presente.

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