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A 80 anni insegna a guidare. "E non mi fermo"

Cesare è in pista da 60 anni!

L'Inossidabile Istruttore: Cesare Anzanello e Sessant'anni di Storie sulla Strada

A Ponte di Piave, in provincia di Treviso, c'è un uomo che ha fatto della strada la sua seconda casa. Cesare Anzanello, a 80 anni, continua a insegnare l'arte della guida con la stessa passione di quando ha iniziato, sessant'anni fa.

La sua storia è una testimonianza di dedizione e amore per un mestiere che ha visto cambiare radicalmente nel corso dei decenni. Anzanello ha iniziato la sua carriera nel 1964, come dipendente dell'agenzia automobilistica Da Ros di Oderzo. All'epoca, si alternava tra le quattro autoscuole di Oderzo, Motta di Livenza, San Polo di Piave e Ponte di Piave. Dieci anni dopo, ha deciso di mettersi in proprio, aprendo la sua scuola guida a Ponte di Piave.

Nel corso degli anni, la scuola di Anzanello ha cambiato sede diverse volte, fino a stabilirsi in piazza Garibaldi, dove oggi lavora con Claudia De Carlo e sette collaboratori. Con il passare del tempo, anche le auto utilizzate per le lezioni sono cambiate: dalla Fiat 600 degli inizi, passando per la 850, la 127, e brevemente la Simca, fino alle moderne Opel. In sessant'anni di carriera, Anzanello ha aiutato circa dodicimila persone a conseguire la patente di guida. Ogni giorno percorre circa 200 chilometri al fianco dei suoi allievi, senza mai provocare incidenti, sebbene in tre occasioni sia stato tamponato.

Il mondo delle autoscuole è cambiato radicalmente dagli anni Sessanta a oggi. All'epoca, gli allievi erano per lo più adulti, spesso contadini maschi che frequentavano le lezioni nei mesi invernali, quando il lavoro nei campi era meno intenso. Oggi, invece, la maggior parte degli allievi sono giovani diciottenni e donne, con una crescente presenza di persone di nazionalità diverse. Anzanello ricorda con un sorriso un episodio di molti anni fa, quando una suora di una certa età, al volante, mancò una curva stretta finendo in un vigneto, fortunatamente senza provocare danni. Questi aneddoti, che racconta con affetto, sono parte integrante della sua lunga carriera.

Il rapporto tra istruttore e allievo è anch'esso cambiato nel tempo. Una volta, si instaurava una confidenza che spesso sfociava in amicizia, mentre oggi il rapporto è più distaccato e professionale. Tuttavia, Anzanello continua a svolgere il suo lavoro con la stessa passione di sempre, determinato a non andare in pensione finché la salute glielo permetterà.


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