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METEO

L'inverno si fa duro, aria artica e perturbazioni

Un inizio anno all'insegna del freddo e delle piogge sparse

"Freddo in classe, non ne possiamo più"

Freddo in classe: foto di repertorio

L'inizio del nuovo anno sembra voler ricordare a tutti noi che l'inverno è ancora ben presente, con un mix di aria fredda, gelate e piogge sparse che si affacciano all'orizzonte. Dopo un passaggio di anno caratterizzato da un sole quasi ingannevole, le previsioni meteo ci riportano alla realtà di una stagione che non ha ancora detto la sua ultima parola. Ma cosa ci aspetta nei prossimi giorni?


L'aria fredda proveniente dall'Artico si sta facendo strada verso le nostre latitudini, portando con sé un calo delle temperature che si farà sentire soprattutto in montagna. Le gelate notturne diventeranno una costante, mentre le giornate saranno caratterizzate da un aumento della nuvolosità. Questo scenario, sebbene non inusuale per il periodo, rappresenta un brusco risveglio dopo le temperature più miti che hanno caratterizzato la fine dell'anno.


Le regioni del Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia saranno le prime a sperimentare gli effetti di una veloce perturbazione in arrivo da nordovest. Questo sistema porterà un generale aumento della nuvolosità, con precipitazioni deboli ma diffuse, più probabili lungo le coste e le pianure, specialmente in Friuli-Venezia Giulia. Sulle Alpi di confine altoatesine, la neve potrebbe fare la sua comparsa già a quote relativamente basse, tra i 700 e i 900 metri. A complicare ulteriormente la situazione, i venti di Bora, che si prevede rinforzino temporaneamente, contribuiranno a rendere l'atmosfera ancora più rigida.

Seguirà un repentino miglioramento tra venerdì pomeriggio e nel corso di sabato 4 ma con aria decisamente più fredda e forti gelate in montagna anche in Venteo. 

Se le prime piogge e nevicate possono sembrare un preludio, è tra l'Epifania e il giorno 7 che si attende l'arrivo di una perturbazione più incisiva. Questa seconda ondata porterà piogge più consistenti in pianura e nevicate sulle Alpi, generalmente a partire dalle quote medie. Le prime avvisaglie di questo cambiamento si manifesteranno già domenica 5, con un aumento della nuvolosità che, sebbene inizialmente privo di fenomeni significativi, preannuncia l'arrivo di condizioni più avverse.

Le attuali proiezioni indicano che l'inverno potrebbe continuare a mostrare il suo volto più rigido, con ulteriori episodi di freddo e precipitazioni. T

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