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SICUREZZA

Lezione per difendersi dalle truffe

Venerdì mattina sotto il “dome” della piazza l’incontro con il maggiore dell’Arma Francesco Marino

Un pericolo non solo per gli anziani, ma anche per i giovani. Le truffe sono all’ordine del giorno ed è per questo motivo che il Comune di Rovigo, congiuntamente all’Arma dei Carabinieri, ha deciso di dedicare una mattinata alla sensibilizzazione e alla prevenzione in merito alle truffe. Questo è accaduto venerdì mattina nello spazio del Dome in piazza Vittorio Emanuele II alla presenza del sindaco Valeria Cittadin, del presidente del consiglio Mattia Moretto, dell’assessore Nadia Bala che ha organizzato il tavolo di lavoro.

A parlare ai presenti, il maggiore Francesco Marino che, attraverso slide e consigli pratici, ha cercato di indirizzare i cittadini verso il riconoscimento delle truffe. “Abbiamo deciso – ha spiegato l’assessore Bala – di ideare questo momento di confronto per creare un canale di sensibilizzazione sulle truffe, rivolto tanto alla cittadinanza in generale quanto ai volontari delle associazioni, che in questo modo potranno aiutare chi si sente in difficoltà. È nostra intenzione aprire uno sportello anti-truffa con il quale i cittadini, qualora covassero dubbi particolari, potranno rivolgersi a volontari formati nel riconoscimento delle truffe, così da poter contattare le forze dell’ordine per il loro pronto intervento”.

“I truffatori – ha detto il maggiore Marino – sono subdoli poiché modificano in continuazione la natura delle truffe con cui accalappiare le proprie vittime. Più facilmente adescano persone anziane, facendo leva spesso sulle loro sensibilità, magari su problemi con figli e nipoti, ma non è detto che non si rivolgano anche a fasce di popolazione più giovane, in particolare utilizzando le nuove tecnologie. Quel che accade è che si instaura un legame di fiducia tra truffatore e truffato che porta, purtroppo, agli epiloghi che conosciamo”.

E ha aggiunto: “Di truffe ce ne sono di vario tipo, dalle finte forze dell’ordine ai finti fornitori di servizi di luce e gas, fino alle falsificazioni d’identità. Non bisogna mai esitare quando si sta capendo di essere finiti in una trappola e, prima di far entrare in casa i malfattori, bisogna chiamare il 112. Noi riceviamo giornalmente tra le 200 e le 300 chiamate, pertanto cerchiamo sempre di dare la giusta risposta a chi ce la chiede. Ad esempio, quando si mettono nei panni di finte forze dell’ordine, chiamano la vittima dicendole che il figlio o il nipote è stato coinvolto in un incidente stradale e che serve una cauzione per permettere alla giustizia di proseguire. Ma il sistema penale italiano non prevede cauzioni. Altre volte, mentre uno chiama e avviene una vera e propria contrattazione, l’altro arriva alla proprietà senza neanche far vedere i distintivi per farsi consegnare i soldi. Quindi attenzione, non bisogna cadere in queste trappole. Le forze dell’ordine sono sempre pronte a intervenire per il bene della comunità”.

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