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Bonus per nuovi nati a 40 famiglie rodigine

Sono 51 le famiglie rodigine che hanno presentato la domanda

Aiuto alle famiglie: il Comune blocca tariffe dei nidi e del trasporto scolastico

ROVIGO - Sono 51 le famiglie rodigine che hanno presentato la domanda di contributo per i “nuovi nati”. Delle 51 richieste, 40 sono quelle ammesse alla misura di sostegno varata da Comune a titolo di contributo una tantum per i bambini nati o adottati nel periodo compreso fra l’1 ottobre 2023 e il 31 ottobre 2024. In altre parole, si tratta di un voucher che ogni famiglia può decidere di spendere come meglio crede. Il contributo minimo previsto per ogni famiglia è di 30 euro mentre per il fondo istituito appositamente per i finanziamenti in questione sono stati stanziati 10mila euro. Oltre alle 40 domande ammesse su 51 complessive ricevute dagli uffici comunali, sei richieste sono state ammesse con riserva, in attesa di integrazioni documentali o chiarimenti. Cinque, infine, sono state respinte.

Il voucher è destinato alle spese di prima necessità delle famiglie che si sono allargate e, dunque, sono alle prese con pannolini, latte in polvere e tutte le incombenze che un neonato comporta. Il bando era aperto anche alle famiglie che nel medesimo periodo abbiano adottato un bambino di età non superiore ai 6 anni. Tra gli altri criteri di ammissione figuravano: essere residenti a Rovigo ed avere una attestazione Isee non superiore a 20mila euro. “Si tratta di un piccolo supporto ai genitori in difficoltà economiche - commenta l’assessore ai servizi sociali Nadja Bala - che hanno avuto la gioia di allargare la propria famiglia. L’obiettivo per il futuro è supportare, soprattutto con maggiori servizi i neogenitori, e non parlo solo di genitori in difficoltà economiche ma tutti i genitori, perché maggior servizi possono aiutare concretamente le famiglie”.

Tra le possibili iniziative allo studio dell’assessore Bala e dell’amministrazione ci sono, in particolare, delle forme di collaborazione con i commercianti della città nel settore dei prodotti per la prima infanzia. L’obiettivo, ha spiegato l’assessore, è di arrivare ad una convenzione che garantisca delle agevolazioni nell’acquisto di prodotti per neonati.

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