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PORTO TOLLE

Pizzoli: “Che sia l’anno di svolta”

Pesa l’impatto del granchio blu e la chiusura delle attività. Bene invece il turismo

Pizzoli: “Che sia l’anno di svolta”

Il primo cittadino di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, traccia un bilancio del 2024 appena conclusosi, un anno segnato da numerose sfide e tante incertezze per la comunità.

“Fare un bilancio è estremamente difficile - esordisce il sindaco Pizzoli, sottolineando l’impatto devastante della crisi economica generata dall’annoso problema del granchio blu e del suo impatto sulle aziende locali -. Abbiamo perso centinaia di partite Iva e questo ha avuto conseguenze profonde sul tessuto economico e sociale del nostro territorio” ha aggiunto. Nonostante gli sforzi del governo e delle istituzioni locali, i pescatori, settore trainante dell’economia locale, non hanno ancora ricevuto i sostegni economici promessi. “Ciò che mi sta più a cuore è la questione dei contributi previdenziali, che avrebbero potuto evitare la chiusura di molte attività” - ha aggiunto con un po’ di rammarico. Nonostante le ombre, non mancano però anche alcuni segnali positivi. Il settore turistico, infatti, ha registrato numeri incoraggianti, vedendo un aumento delle entrate legate alla tassa di soggiorno. “E’ un dato in controtendenza rispetto ad altre località e rappresenta un premio per il nostro impegno”, ha affermato Pizzoli.

Un altro motivo di orgoglio è rappresentato dalla riduzione dell’indebitamento pro capite: “Grazie alla buona gestione dell’amministrazione, in pochi anni siamo riusciti a portarlo da 1.200 euro a poco più di 200 euro - ha aggiunto -un risultato che dimostra la solidità del nostro operato e l’attenzione verso i cittadini”.

Guardando al passato il primo cittadino ha voluto riflettere sulla storia economica di Porto Tolle, dai tempi della bonifica dopo l’alluvione del 1966 al boom della centrale Enel, passando per il periodo d’oro della pesca. “C’è stata una mancanza di programmazione per il dopo-centrale - ha precisato -. Oggi, la sfida è diversificare l’economia e puntare su settori come il turismo e il primario di eccellenza”.

Il futuro, secondo Pizzoli, passa per la valorizzazione delle lagune, la protezione delle recinzioni e la gestione del granchio blu. “Stiamo lavorando per accordi che permettano di monetizzare questa risorsa e per creare un’economia più resiliente e diversificata”. Anche il turismo rimane una priorità.

“Il nostro territorio è unico, ma dobbiamo migliorare la viabilità e i servizi per attrarre investitori e visitatori. I progetti, come la ciclovia Adriatica, sono fondamentali per il nostro sviluppo”, ha spiegato il sindaco, evidenziando le opportunità legate alla recente crescita delle attività turistico-ricettive.

Guardando avanti, invece, Pizzoli immagina un Porto Tolle trasformato nei prossimi 50 anni: “Mi auguro un cambiamento culturale e mentale che porti a diventare un comune turistico a tutti gli effetti. Il nostro futuro è legato alla capacità di integrare e valorizzare il territorio”. Pizzoli ha infine concluso con un auspicio per il 2025: “L’augurio è che sia un anno di svolta, in cui riusciremo a concretizzare i tanti progetti avviati e a costruire basi solide per le generazioni future”.

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