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"Non ne vengo fuori". Paese in lacrime per Debora

Aveva appena 49 anni

La tragica storia di Debora Danieli: una vita spezzata da un batterio

È davvero tragica la storia di Debora Danieli, una donna di 48 anni di Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, che ha visto la sua esistenza spezzata da un batterio dopo aver affrontato con coraggio un tumore al seno. Debora, impiegata presso il centro medico Serena di Padova, aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita con una forza e una determinazione che hanno ispirato chiunque la conoscesse. Nel 2023, le era stato diagnosticato un tumore al seno, una notizia che avrebbe sconvolto chiunque. Tuttavia, Debora aveva affrontato la malattia con coraggio, sottoponendosi a un'operazione che sembrava aver risolto il problema.

Ma la vita, a volte, può essere crudele. Un batterio ha attaccato il suo cuore, costringendola a sottoporsi a ben quattro operazioni in un breve lasso di tempo. Un percorso devastante che ha messo a dura prova il suo corpo e la sua anima. Tre giorni prima di morire, Debora ha lasciato un messaggio sui social ai suoi amici più stretti, un toccante testamento di una donna consapevole della gravità della sua situazione: "Ciao amici, non ne vengo fuori, sono ricoverata per un batterio, ora devo rifare tutti gli esami".

Questo messaggio, intriso di una tristezza e una rassegnazione che solo chi ha combattuto a lungo può comprendere, ha lasciato senza parole amici e conoscenti. Il sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele De Boni, ha espresso il suo cordoglio, sottolineando quanto sia doloroso commentare la morte di una concittadina così giovane.

Debora Danieli era una persona amata e rispettata. Gli amici la ricordano con affetto, rievocando le serate trascorse insieme nei locali del paese e della vicina Piove di Sacco. Amante della musica, Debora aveva una passione particolare per Gianna Nannini, la cui musica l'accompagnava nei momenti più difficili. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei suoi cari. I genitori, residenti a Voltabarozzo, e la sorella, trasferitasi a Milano per motivi professionali, si preparano a darle l'ultimo saluto, insieme ai vertici del Comune e al personale ospedaliero che l'ha assistita con amore e professionalità fino all'ultimo respiro.



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