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Uccisa a un anno e mezzo dall'apnea notturna

L'intero paese sotto choc

Neonato di 4 mesi muore all'improvviso in casa

Dramma a Montebelluna (Treviso), nella tranquilla località di San Gaetano, dove una bimba di appena un anno e mezzo è stata colpita da un'apnea notturna che ha portato a un arresto cardiaco. Era l'alba del 30 dicembre quando la madre della bambina, svegliandosi, ha trovato la figlia priva di respiro nella sua culla. Le urla disperate della donna hanno scosso il vicinato, richiamando l'attenzione di tutti e innescando una catena di solidarietà e speranza che, purtroppo, non è bastata a cambiare il tragico destino della piccola.

In situazioni come queste, ogni secondo conta. I soccorsi, allertati immediatamente, sono giunti sul posto con rapidità, comprendendo subito la gravità della situazione. È stato richiesto l'intervento dell'elicottero per trasportare la piccola el reparto di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale di Padova, un centro di eccellenza per casi così delicati. Nonostante gli sforzi dei medici e la tecnologia avanzata a disposizione, le condizioni della bambina si sono aggravate giorno dopo giorno, fino al tragico epilogo del 4 gennaio, quando è stata confermata la sua morte.

La morte della bimba ha colpito profondamente l'intera comunità di Montebelluna, unita nel dolore e nella solidarietà verso la famiglia della piccola. I genitori, originari della Nigeria, hanno trovato nel quartiere di San Gaetano una seconda casa, un luogo dove crescere i loro tre figli, dei quali la piccola era l'unica femmina. La comunità si è stretta intorno a loro, dimostrando un affetto e un supporto che vanno oltre le differenze culturali e linguistiche.

L'apnea notturna è spesso associata agli adulti, ma può colpire anche i bambini, con conseguenze potenzialmente gravi. Si tratta di una condizione in cui la respirazione si interrompe temporaneamente durante il sonno, causando una riduzione dell'ossigeno nel sangue. Nei neonati e nei bambini piccoli, l'apnea può essere causata da vari fattori, tra cui anomalie anatomiche, infezioni respiratorie o problemi neurologici. È fondamentale che i genitori siano consapevoli dei sintomi, come il russare forte, le pause respiratorie e il sonno agitato, e che si rivolgano tempestivamente a un medico se sospettano che il loro bambino possa essere affetto da questa condizione.


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