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Il caso

I topi invadono il centro storico

Il Comune di Treviso e l'Ulss 2 uniscono le forze per affrontare l'emergenza roditori nel capoluogo

Treviso e l'invasione dei topi: nuove strategie per un problema antico

Il centro storico di Treviso, con le sue strade pittoresche e i suoi angoli suggestivi, sta affrontando una sfida che si ripresenta con ciclica puntualità: l'invasione dei topi. Un problema che, se non affrontato con decisione e innovazione, rischia di compromettere non solo l'immagine della città, ma anche la salute pubblica e il benessere dei suoi abitanti.

UN PROBLEMA CHE RITORNA
La presenza dei topi in città non è certo una novità. Tuttavia, negli ultimi tempi, il fenomeno sembra aver assunto proporzioni preoccupanti. Durante i mesi invernali, la situazione appare sotto controllo, ma con l'arrivo della primavera e dell'estate, il problema si acuisce. Alessandro Manera, vicesindaco di Treviso con delega all'ambiente, ha sottolineato come le segnalazioni di avvistamenti di roditori siano in costante aumento. Questo ha spinto il Comune a collaborare strettamente con l'USL 2 per mettere a punto nuove strategie di contenimento.

NUOVE STRATEGIE PER UN VECCHIO NEMICO
La task force creata dal Comune e dall'USL 2 è composta da esperti del servizio veterinario e tecnici del settore ambiente. L'obiettivo è chiaro: ridurre il numero di topi in città attraverso l'implementazione di esche più efficaci e trappole innovative. "I topi non sono più attratti dai bocconi tradizionali", spiega Manera. "Trovano cibo in abbondanza grazie ai resti lasciati dai turisti e ai cestini pubblici non svuotati con sufficiente frequenza".

L'IMPORTANZA DELLA SENSIBILIZZAZIONE
Oltre all'innovazione tecnologica, il Comune di Treviso punta anche sulla sensibilizzazione. Una campagna mirata sarà lanciata in primavera per educare esercenti e cittadini a non lasciare avanzi di cibo in giro. Un gesto semplice, ma fondamentale per ridurre le risorse alimentari a disposizione dei roditori. Inoltre, si prevede uno svuotamento più frequente dei cestini pubblici da parte di Contarina, l'azienda che gestisce i rifiuti in città.

LA SCOMPARSA DEI PREDATORI NATURALI
Un altro fattore che contribuisce alla proliferazione dei topi è la scomparsa dei loro predatori naturali. "Non ci sono più gatti randagi", osserva Manera, "e anche i gabbiani stanno diminuendo". Questo è in parte dovuto al successo delle associazioni che si occupano dell'adozione dei cuccioli, ma pone una nuova sfida per il controllo della popolazione di roditori.

UN APPROCCIO INTEGRATO E RESPONSABILE
La campagna di derattizzazione dovrà seguire regole precise per evitare rischi per gli animali domestici. I bocconi avvelenati saranno posizionati solo all'interno delle trappole, per garantire la sicurezza di cani e gatti. Questo approccio integrato e responsabile dimostra l'impegno del Comune di Treviso nel risolvere un problema complesso con soluzioni innovative e rispettose dell'ambiente. La lotta contro i topi nel centro storico di Treviso è una sfida che richiede un impegno costante e una collaborazione tra istituzioni, cittadini e tecnici. Solo attraverso un approccio integrato e innovativo sarà possibile restituire alla città la sua bellezza e vivibilità, proteggendo al contempo la salute pubblica e l'ambiente.

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