Cerca

CICLISMO

Addio Padovan, gregario di lusso

Nel palmares tre tappe vinte al Giro d’Italia (dove fu miglior giovane) e due al Tour de France

Addio Padovan, gregario di lusso

Nel palmares tre tappe vinte al Giro d’Italia (dove fu miglior giovane) e due al Tour de France

Si è spento a 97 anni Arrigo Padovan, nome “mitico” del ciclismo degli anni ’50 e ’60, capace di mettere a palmares la vittoria di tre tappe al Giro d’Italia e due al Tour de France.

Nato a Castelbaldo il 16 giugno 1927, la comunità di Masi, dove viveva, così come quella della vicina Badia, si stringono in queste ore ai figli Lorella e Mauro, a sua volta attivo nel mondo del ciclismo, oltre a nipoti e pronipoti. I funerali saranno celebrati domani alle 10 nella chiesa di Masi.

Nel esprimete parole di cordoglio ai familiari, l’assessore del Comune di Masi Elisa Faccioli ha detto: “Quella di Arrigo Padovan è stata una figura che ha portato onore e prestigio non solo alla nostra comunità, ma anche all’intero mondo dello sport. La sua carriera di ciclista professionista costellata di vittorie e di sfide vinte con sacrificio, non è stata solo un esempio di eccellenza sportiva, ma anche una lezione di vita. Arrigo ci ha insegnato, con impegno e dedizione, che è possibile raggiungere traguardi impensabili, portando in alto il valore delle proprie radici e della propria comunità. Il suo ricordo resterà vivo nella nostra comunità e il suo esempio continuerà ad ispirare tanti giovani a credere nei propri sogni”.

Ciclista professionista dal 1950 al 1962, è stato protagonista di imprese sportive decisamente epiche. Iniziò facendo il meccanico, ed ebbe la sua prima bici da gara grazie ad una colletta dei compaesani di Castelbaldo. Nel gruppo si è dimostrato un tenace gregario con caratteristiche di passista che sovente il suo capitano lanciava all’attacco: in questo modo vinse ben cinque tappe tra Giro e Tour e arrivò ad essere convocato di Waregem, nel 1927: terminò la prova su strada al 28° posto.

Tra il 1951 e il 1960 Padovan prese parte ad otto edizioni del Giro d’Italia (saltò soltanto le edizioni del 1954 e del 1955) portandole sempre a compimento. Il miglior piazzamento in classifica fu l’ottavo posto all’esordio, nel 1951, quando conquistò anche la maglia bianca di miglior giovane. Tre le sue vittorie: nel 1956, nell’ottava tappa Rimini-Pescara; nel 1959, nella 17esima tappa San Pellegrino Terme-Genova; mentre alla sua ultima partecipazione, nel 1960, vinse lo sprint della prestigiosissima ultima tappa, Bormio-Milano.

Partecipò, tra il 1956 e il 1959, a tutte e quattro le edizioni del Tour de France, completandole. Due le tappe vinte: la terza del 1956, Lila-Rouen, e l’11esima del 1958 Royan-Bordeaux. In carriera ha partecipato anche a un’edizione della Vuelta di Spagna (1956), corso nove volte la Milano-Sanremo, una volta la Parigi-Roubaix (1960) e otto volte il Giro di Lombardia, piazzandosi terzo nel 1952.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400