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L'intervista di inizio anno

“Sfide 2025? Cantieri e personale”

Il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari: “Il ponte sull’Adige sarà finito entro febbraio, poi tutti gli sforzi sui progetti del Pinqua”

“Sfide 2025? Cantieri e personale”

Rinforzare la macchina comunale e stringere i tempi per i cantieri aperti lo scorso anno: ecco i due obiettivi principali che il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, ha in seno per questo 2025. Sono passati più di tre anni dalla sua larga vittoria alle amministrative del 2021, e con la recente proroga elettorale, l’amministrazione Munari avrà almeno altri due anni e mezzo davanti prima di tornare al voto.

Un po’ più di tempo per far cosa?

“Sicuramente la sfida più grande è quella che riguarda il personale dipendente del nostro Comune. Visto che abbiamo avuto tantissimi pensionamenti e altrettanti rinnovamenti interni. Dall’insediamento della nostra amministrazione, abbiamo fatto diversi concorsi, quattro procedure solo nel mese di dicembre. Quindi sicuramente avremo più tempo per pianificare la programmazione futura del personale che è il motore di Cavarzere”.

Nell’ultimo anno sono partiti diversi cantieri, alcuni conclusi, altri che sono un po’ più indietro: com’è la situazione attuale, dal ponte sull’Adige ai progetti Pinqua?

“Stiamo rispettando il cronoprogramma e in linea con i target previsti dal Pnrr. Il ponte sull’Adige, infatti, dovrebbe essere concluso all’incirca entro la fine di febbraio. Per quanto riguarda il Pinqua, progetto un po’ più ambizioso per la città, mi auguro ci sarà il rispetto alle scadenze previste, ovvero marzo 2026. Sicuramente in questo 2025 vedremo una grande spinta sul fronte lavori”.

Torniamo alla situazione del personale dipendente del Comune, uno dei tasti dolenti di tante amministrazioni comunali, molti concorsi fatti ma quali saranno gli altri interventi nella macchina comunale?

“Le previsioni per il prossimo biennio sono sicuramente di altri pensionamenti, ma credo che nell’ottica della gestione dei servizi comunali, si vada incontro a una digitalizzazione degli stessi, e quindi a una maggiore economizzazione del personale che potrà essere gestito diversamente. Si pensi solo che nel Documento unico di programmazione 2025-2027 abbiamo inserito l’esternalizzazione del servizio Tarip, che verrà gestito direttamente da Veritas, facendo guadagnare al Comune risorse che potranno essere destinate per altre incombenze. Il 2025 sarà anche l’anno degli Ats, Ambiti territoriali sociali, sistemi di governo locale del welfare sociale e socio-sanitario ai quali verranno trasferite tutte le competenze di servizi sociali in forma associata dei distretti. Nel nostro caso quello di Chioggia, Cona e Cavarzere. Sarà una sfida molto importante per capire come contemperare le esigenze dell’azienda speciale e le esigenze del Comune, visto che anche il personale verrà trasferito agli Ats”.

Parlando sempre di servizi che deve garantire il Comune, gli stessi tendono a diventare più cari per la cittadinanza, così come è complicato non tanto progettare, ma trovare finanza per realizzare i progetti che si hanno in mente. Come intende procedere?

“Sicuramente i servizi sono fondamentali nella gestione di un ente. In questi anni post Covid abbiamo visto un incremento dei costi in maniera esponenziale che molto spesso purtroppo ricade sull’utenza. E questo dato è influenzato negativamente anche dal fatto che le risorse per i Comuni sono diminuite; l’abbiamo visto con la spending review e con l’istituzione di diversi fondi che prevedono gli accantonamenti di diverse poste di bilancio. Sicuramente cercheremo di trovare risorse nuove, magari mediante bandi e finanziamenti, che è un po’ quello che abbiamo fatto fino ad adesso. Di bandi ce ne sono ma c’è una difficoltà nel gestirli perché comportano un utilizzo molto massivo del personale dipendente. Se si pensa che sui lavori pubblici c’è un ufficio che non è progettato per seguire questa serie elevata di cantieri e quindi anche le risorse umane, rapportate all’entità degli interventi, è molto importante cercare di calibrarle”.

E’ entrato lo scorso anno nel direttivo di Anci Veneto, quali sono le battaglie che sta portando avanti l’associazione dei comuni?

“L’obbiettivo principale è far sentire la voce dei comuni virtuosi. Il Veneto ne ha oltre 500 per i quali non c’è mai stata una procedura di infrazione. Per questo cercheremo di ottenere maggiori risorse per quei Comuni che hanno garantito una serie di posti di bilancio che altri non hanno garantito. Inoltre, per quello che mi riguarda, all’Anci cercherò di portare avanti la mia battaglia che è quella sulla riforma degli enti locali, una riforma necessaria collegata al tema della fusione, dell’accorpamento dei servizi e delle convenzioni per i comuni. Al giorno d’oggi, con le risorse sempre più limitate di cui sopra e coi servizi che costano sempre di più, bisogna cercare delle gestioni associate, altrimenti qui non si sbarca il lunario”.

Campanile del duomo di San Mauro e 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla Liberazione di Cavarzere. So che c'è qualcosa che bolle in pentola...

“Torre Barbiani finalmente da fine novembre scorso è diventata di proprietà del Comune. Mi auguro che il 2025 sia l’anno buono per la progettazione e le prime opere di messa in sicurezza del campanile, che per tanti anni è rimasto il cosiddetto cane con due padroni che muore di fame e di sete. Sì, 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, dalla Liberazione ma in realtà anche 80 anni dalla distruzione di Cavarzere. Il 27 aprile 2025 ricorrerà, appunto, l’ottantesimo anniversario della distruzione della nostra città, e stiamo cercando di organizzare un evento che mi auguro possa combaciare con quello che è il riconoscimento che ho richiesto al Presidente della Repubblica, tramite il prefetto di Venezia, per il sacrificio reso da Cavarzere durante la Seconda guerra mondiale. Speriamo che possa essere una festa doppia”.

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