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PORTO TOLLE

Tombini spariti: colpa dei ladri

Almeno una decina di chiusini rubati nella notte. Oltre al danno, che è il grande pericolo

Tombini spariti: colpa dei ladri

Negli ultimi mesi, Porto Tolle è stato teatro di un fenomeno preoccupante: sono stati rubati più di dieci tombini in ghisa, causando pericoli a pedoni, ciclisti e motociclisti. La sparizione di questi coperchi, cruciale per la sicurezza stradale, ha esposto molti tratti stradali al rischio di incidenti gravi. Il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, ha lanciato l'allarme, evidenziando disagi notevoli per la comunità e costi inaspettati per l'amministrazione.
Ma perché questi tombini sono diventati un bersaglio? Nonostante il modesto valore economico della ghisa, che si rivende come ferro vecchio a circa 15 centesimi al chilo, meno di un euro per pezzo, sul mercato dell'usato, soprattutto online, i prezzi possono salire dai 20 ai 30 euro o più, rendendo il furto di questi oggetti un affare lucrativo. Furti così frequenti alimentano un mercato nero sempre più diffuso nelle aree urbane. Per i ladri, i tombini sono un bottino maneggevole e facilmente rivendibile, mentre per la collettività rappresentano un pericolo reale e un costo aggiuntivo per le amministrazioni locali, costrette a sostituirli rapidamente per assicurare la sicurezza stradale.
Incrementare i controlli e sensibilizzare i cittadini a segnalare situazioni sospette è diventato cruciale. Misurare come l'uso di materiali alternativi o sistemi di fissaggio più resiliente può ulteriormente disincentivare i furti. Questo non solo protegge la sicurezza pubblica ma aiuta a contrastare un mercato illecito che contribuisce al degrado urbano.

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