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Mancato Brusavècia, accuse e rabbia

Croce verde: “Siamo dispiaciuti”; Bobo: “Ci sono ragazzini irresponsabili che non ascoltano”

Mancato Brusavècia, accuse e rabbia

Il fantoccio del Brusavècia questa mattina eraancora là, solitario e malinconico, in mezzo al Canalbianco, sotto una leggera pioggerellina. Il tanto atteso falò del 6 gennaio è stato annullato all’ultimo momento dopo che migliaia di persone, si parla di circa 12mila, hanno atteso assiepate tra ponte Castello, riviera Matteotti e piazza Cavour.

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Purtroppo non è stato fatto osservare il rispetto dei limiti di sicurezza prima che la folla diventasse una vera e propria muraglia umana. Così spostare centinaia di persone è risultato impossibile. Oltretutto non si sapeva dove mandarle, l’unica soluzione sarebbe stata quella di dire “andate a casa”. Una bestemmia. E così a malincuore le festività natalizie sono terminate senza il tradizionale Brusavècia. Forse per la prima volta. Anche se, va ricordato, che cento più, cento meno, da anni migliaia di persone assistono dal Brusavècia nel centro cittadino tra ponte Castello, riviera Matteotti e piazza Cavour.

Questa la nota diramata su Fb da Croce verde, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Comune, nella tarda serata di lunedì.

“A causa dell’affluenza di spettatori che ha ampiamente superato le più rosee aspettative - scrive l’associazione di via Malfatti - per motivi di ordine pubblico, non è stato possibile dare luogo allo spettacolo del Brusavècia e piromusicale perché non ci è stata concessa la necessaria autorizzazione. Siamo dispiaciuti per l’accaduto: il lavoro e l’impegno incessanti di questi ultimi giorni, le autorizzazioni rilasciateci dalle competenti autorità a fronte del rispetto di tutte le prescrizioni già imposte sulla scorta dell’affluenza prevista, non sono state sufficienti e, nell’impossibilità di adottare diverse misure logistiche, la necessaria autorizzazione non ci è stata concessa”. Quindi la nota conclude con un ringraziamento a “quanti di voi hanno pazientemente aspettato e speriamo di poter presto tornare con un evento all’altezza delle vostre e nostre aspettative. Ringraziamo anche le forze dell’ordine e quanti hanno lavorato per garantire la sicurezza e la migliore riuscita dell’evento”.

Lamberto Cavallari, intervistato ieri a Delta radio ai microfoni di Paolo De Grandis, ha aggiunto : “I più delusi siamo noi: siamo felici per la tanta gente arrivata, delusi per non essere stati in grado di gestirla, tuttavia superata la delusione si ripartirà più convinti che mai”.

Sempre l’altra sera è arrivato anche un videomessaggio social del sindaco Massimo Barbujani. “Abbiamo dovuto, nostro malgrado, non effettuare lo spettacolo del Brusavècia e piromusicale a seguito di una revoca dei permessi che ci sono stati comunicati, a causa di un elevato afflusso di gente, avevamo fatto tutte le necessarie autorizzazioni, avevamo previsto circa cinquemila persone, ma abbiamo abbondantemente superato il doppio di presenze”.

E ancora: “Nonostante i vari inviti che tutti abbiamo fatto sia il sottoscritto sia le forze dell’ordine, purtroppo c’erano persone che non si volevano assolutamente muovere e il questore, con il quale eravamo in contatto, mi ha comunicato che se non si sarebbero trovate le opportune soluzioni avremo dovuto per forza di cose sospendere lo spettacolo. A me dispiace moltissimo, la Croce verde che aveva organizzato l’evento insieme all’amministrazione comunale aveva predisposto tutto nel miglior modo possibile”.

A questo punto aggiunge una riflessione. “Voglio sottolineare una cosa – dice Bobo - perché poi siamo tutti bravi a puntare il dito contro qualcuno. Quando si partecipa a certi eventi dovete aspettare e ascoltare quello che viene comunicato. Io stesso ho assistito a una famigliola che ho spostato tre volte di peso perché si intrufolava in un’area molto pericolosa a ridosso degli spari pirotecnici. Non è possibile andare avanti in questa maniera, ci sono regole della sicurezza che devono essere assolutamente rispettate. La sicurezza viene prima di tutto, però ci sono dei ragazzini irresponsabili che non ascoltano nessuno, io stesso sono stato deriso e offeso. Quando un sindaco accompagnato dalle Forze dell’ordine invita a spostarti, ti devi spostare, altrimenti la sicurezza viene meno. Chiedo scusa, ma è doveroso da parte mia, metterci come sempre la faccia”.

Sui social, intanto, impazza la polemica. Qualcuno si dimostra comprensivo, ma la maggior parte esprime delusione, rabbia e stigmatizza la carenza organizzativa o, per lo meno, la sottovalutazione del problema. Sicuramente lo smacco per l’immagine della città è forte e sarà ricordato a lungo.

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